La Gazzetta dello Sport

Maga Giorgia, pensaci tu «Sono pronta» Bronzini

Oggi nello scratch e domani nella corsa a punti

- DAL NOSTRO INVIATO PAOLO MARABINI MINSK (Bielorussi­a)

Non si sente quella che deve salvare la patria. Ma certo è che, tra oggi e domani, Giorgia Bronzini un po’ sulle spalle se la deve pur caricare questa Italia della pista, orfana dell’altro ragazzo da podio Elia Viviani e infarcita di giovani. Perché anche ieri ai Mondiali non c’è stata gloria, con le ragazze ottave nell’inseguimen­to a squadre (non senza rimpianti: il 4˚ posto era a 2", su tempi per loro abituali), Coledan imballato e 16˚ nell’inseguimen­to, infine il debuttante Viganò senza energie e ritirato intorno a metà gara nello scratch. «Perché senza tv?» Tocca alla 29enne piacentina, quindi, cercare di ridare un po' di morale al gruppo azzurro. In canna ha due cartucce da sparare. Comincia oggi dallo scratch, a lei menocongen­iale, anche se in quel terno al lotto - 10 km in apnea, traguardo unico, 18 atlete al via - Giorgia ha tutto per piazzare il guizzo che è solita far valere su strada. «Mi serve soprattutt­o per trovare la gamba» dice. Ma sapendo che se la può giocare con tutte, anche con le favorite Pawlowska e Wild. Poi domani ritroverà la corsa a punti a lei cara, quella che nel 2009 la vide d’oro a Pruszkow, di bronzo due anni dopo e un anno fa quarta a una lunghezza dal podio. «E' la mia gara — spiega — e non vedo l’ora di giocarmela. Il livello si è alzato tantissimo negli ultimi anni. Le favorite? Non sono poche. Maadesso sono io che devo essere brava a fare la corsa su di loro. Devo farmi trovare al posto giusto al momento giusto, non fare affidament­o solo sulle volate di gruppo. Sennò va a finire come un anno fa a Melbourne, dove corsi forse la mia miglior gara di semprema rimasi con nulla in mano». Ha un buon morale, Giorgia. E intanto pensa a settembre, quando saprà se la corsa a punti tornerà nel programma olimpico. «Sarebbe l’unico buon motivo per farmi prolungare la carriera, altrimenti tiro al massimodue stagioni». Intanto, però, c'è un altro Mondiale da centrare. E lei ne approfitta per mandare il suo messaggio polemico: «E' una vergogna che la television­e lo snobbi. Come possiamo poi sperare nel rilancio della pista?».

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