SUPER GUARIN HA RIACCESO L’INTER SORRISO LAZIO, NAPOLI MESTO ADDIO
Guarin, dalla Colombia con furore, piomba sul derby di San Siro con la stessa imprevedibilità dei meteoriti che, una settimana fa, hanno flagellato una parte della Russia. Dopo la stratosferica vittoria del Milan sul Barcellona e, soprattutto, dopo la sconfortante sconfitta dell’Inter domenica scorsa a Firenze, la gente era abbastanza convinta che il risultato della prossima stracittadina fosse scritto. Nella testa dei tifosi, dell’una e dell’altra sponda, il successo del Milan non venivanemmeno quotato, tanto era sicuro. Poi è arrivato Guarin, appunto, che con la medesima forza di cui solo la natura è capace ha ristabilito la verità: il derby non è per nulla deciso, l’Inter è viva come dice la vittoriosa campagna di Romania contro il Cluj, e non è detto che con un Balotelli in più il valore di squadra (e di gioco) del Milan sia destinato ad aumentare rispetto alla notte di Champions. Il successo in Europa consegna un’Inter un po’ più tonica e fresca rispetto alla brutta figura di Firenze. Direte: ci voleva poco... E, difatti, accettando la prevedibile osservazione, mettiamola così: aspettiamo la prestazione nel derby e analizziamola, e poi emetteremo il giudizio definitivo sulla squadra di Stramaccioni. Contro il Cluj, dopo il 2-0 dell’andata, il più era fatto. Inoltre i romeni, anche se provenienti dai gironi di Champions League, non sono nell’élite del calcio europeo. Dunque, archiviato con soddisfazione il passaggio del turno e in attesa del suggestivo doppio confronto con il Tottenham di Villas-Boas negli ottavi, all’Inter resta una sola possibilità: utilizzare il derby per convincere tutti di poter fare ancora la voce grossa in campionato. Il terzo posto, su cui adesso sono seduti il Milan e la Lazio, non è un miraggio: è soltanto a un punto di distanza, mica un’enormità. Tutto sta a vedere se i limiti di tenuta atletica, denunciati a Firenze e figli dei troppi impegni ravvicinati, possono essere superati oppure rimarranno una zavorra fino al termine della stagione. L’altalena sulla quale si trova l’Inter è la stessa della Lazio: reduce dalle frustate di Siena, lunedì, ecco la riscossa contro il Borussia Moenchengladbach. Candreva e Gonzalez regalano la qualificazione (prossimo avversario lo Stoccarda) e qualche sorriso a Petkovic. Va detto che, finora, il cammino della Lazio è sicuramente più positivo di quello dell’Inter nonostante, in campionato, ci sia un solo punto di distacco tra le due: dalle Aquile non ci si aspettava che potessero volare tanto in alto e tanto a lungo; dai nerazzurri, invece, si pretendeva (e si pretende) ben altro spettacolo, data la rosa e dati gli investimenti. Così come si chiedeva di più al Napoli, eliminato dal Viktoria Plzen dopo la sciagurata sconfitta in casa all’andata e la papera di De Sanctis al ritorno. E alla fine il Napoli che abbandona mestamente il palcoscenico d’Europa è davvero un pezzo di meteorite che tramortisce l’Italia del pallone. Tanto inatteso quanto doloroso.