La Gazzetta dello Sport

Sarà Vosawai il vice Parisse «Non ho paura»

Squalifica­to il capitano, ecco il figiano d’italia «Aspettavo questa occasione: la sfrutterò»

- ANDREA BUONGIOVAN­NI ROMA

Tocca a lui, tocca a Manoa Vosawai. Sarà il figiano d’Italia — un treno in corsa di 115 kg alto 188 cm— a vestire la maglia di Sergio Parisse, domani contro il Galles. «E’ la scelta più logica» taglia corto il c.t. Jacques Brunel nella solita aula-conferenze all’Acquacetos­a. «E’ un’enorme responsabi­lità» sottolinea il giocatore poco dopo, senza mostrare però il minimo timore per quel che l’aspetta. Nel clan azzurro la squalifica del capitano non va proprio giù: «E’ un’ingiustizi­a» riassumeBr­unel. Si coltivano speranze per una sua presenza negli ultimi due match del Torneo: probabilme­nte all’inizio della prossima settimana, lunedì o martedì, il numero 8 tricolore sarà ascoltato a Parigi dalla Commission­e d’appello della Lega francese. E a quel punto si saprà se i 30 giorni di stop imposti rimarranno tali o se la pena verrà ridotta. Infortuni Intanto, come terza centro, in una linea tutta made in Benetton Treviso (al fianco Simone Favaro e Alessandro Zanni) c’è lui, c’è Ratu Manoa Seru Vosawai, 29enne nato e cresciuto a Suva. «Sergio— sorride con la sua faccia facciosa — nel ruolo è il miglior al mondo. Non ha alcun difetto. Spero solo di sfruttare al meglio l’occasione. Molti sono n. 8 adattati, io nasco così». In una carriera azzurra cominciata nel 2007 (Pierre Berbizier lo portò anche in Coppa del Mondo), per lui le opportunit­à non sono state tante. Vanta dieci caps, solo due dei quali da titolari (contro il Portogallo nel 2007, contro il Sudafrica nel 2010). «Colpa sopratutto degli infortuni — sostiene con un italiano pressoché perfetto — l’ultimo dei quali, il più grave di tutti. Dopo averli rotti in una partita contro il Glasgow, a inizio maggio, il dottor Porcellini di Forlì, lo stesso che ha operato Valentino Rossi, con tre viti mi ha ricostruit­o i legamenti della spalla destra. Sono stato fermo sette mesi, maadesso finalmente sto alla grandissim­a». Per maschietti Palla in mano è un ariete. Gran placcatore, ha grandi ripartenze da mischia chiusa, sa come scavare break profondi e conquistar­e metri. Anche in difesa è migliorato. In Italia dal 2004 dopo aver vestito la maglia delle Figi under 21, ha disputato cinque stagioni con la Rugby Parma e ora è alla terza a Treviso, svolta Celtic League compresa. «Sono nel rugby da sempre— racconta — alle Figi se sei maschio e non giochi sei considerat­o un gay... E quelli scarsi si danno al calcio. Non è stato facile venir via: sono anche figlio unico. Ma papà Epi (trequarti con alcune presenze in Nazionale A negli Anni Settanta, ndr) mi ha spronato. Sosteneva sarebbe stata una preziosa esperienza di vita». Pilota Aveva ragione: una volta arrivato in Italia, clima a parte, per Manoa è stato subito grande amore. «Anche perché Suva non è solo mare e spiagge — ammette— è anche traffico, rumori e gente che corre e lavora. Insieme a Chiara, la mia fidanzata da tre anni, un giorno metterò su famiglia a Treviso. Studia da pasticcera: apriremo un bar, un locale e in inverno andremo alle Figi». Ex studente in matematica e fisica alla University of South Pacific, coltiva da sempre un grande sogno: diventare pilota d’aereo. «E’ così dalla prima volta che, con mamma, scomparsa nel 2009, andai da Viti Levu a Vanua Levu, le isole maggiori del nostro Paese» specifica. Domani potrà fare le prove: contro il Galles ci sarà da volare altissimo.

 ?? FAMA ?? Manoa Vosawai, 29 anni, 3ª linea, in azzurro 10 caps, solo 2 dal XV
FAMA Manoa Vosawai, 29 anni, 3ª linea, in azzurro 10 caps, solo 2 dal XV

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