Bjoergen imbattibile, Pellegrino lontano
La norvegese super dopo i problemi al cuore, il russo Kriukov oro negli uomini mentre l’azzurro si ferma in semifinale
Record La sconfitta a Davos le aveva provocato qualche incertezza alla vigilia, ed invece il trionfo netto, sulla svedese Ida Ingemarsdotter e sulla connazionale Maiken Falla, consente alla fuoriclasse norge di ripensare e ritentare quel record che due anni fa le sfuggì sul più bello: 5 titoli consecutivi in un Mondiale, impresa riuscita
Ritorno alle origini, dove si rivelò fondista d’oro. Avvenne proprio su questa pista nel 2003 e in questa specialità, la sprint a tecnica classica, la prima incoronazione di Marit Bjoergen, norvegese superdotata anche a 32 anni, che a dicembre si prese una super paura per questioni cardiache e ora si prende di forza il primo titolo iridato in alternato, l’ultimo di una rara, preziosissima collezione. Un tesoro composto da 15 medaglie mondiali (9 d’oro), 7 olimpiche (3 d’oro), 58 vittorie di Coppa del Mondo. solo alla russa Elena Vjalbe nel 1997 a Trondheim. «Non me l’aspettavo davvero, vincere qui è bello come a casa». Le nostre, Gaia Vuerich (43ª), Francesca Baudin (47ª), Ilaria Debertolis (55ª) si perdono nelle qualificazioni a 30, e solo Greta Laurent s’aggrappa a un forte rimpianto: è infatti la prima delle eliminate, 31ª per 12 centesimi, sorpresa da una neve lenta che ha rallentato i binari e fatto ammattire gli skimen azzurri, e Didi Noeckler, indeciso sino all’ultimo sulla sciolina utilizzare, uno dei due eliminati con Fulvio Scola (35˚ e 36˚). Ai quarti erano, invece, approdati l’atteso Federico Pellegrino e Fabio Pasini: entrambi hanno poi agguantato le semifinali (6˚ e 5˚). Il valdostano sarà 12˚ come 2 anni fa a skating, il bergamasco fratello d’arte 10˚ in classifica. In finale sono stati promossi tre norvegesi, Petter Northug, Paal Golberg (stessa età di Pellegrino, 22) ed Erik Brandsdal, il quotato svedese Emil Joensson, il canadese Alex Harvey e il russo Nikita Kriukov: nean- che il gioco di squadra dei norge ha preoccupato Kriukov, esattamente come successe per l’oro ai Giochi di Vancouver 2010. Il ventisettenne poliziotto moscovita dimammatedesca, costretto ad inseguire, saluterà la concorrenza e s’esalterà nel rettilineo finale contro un Northug capace sempre di accelerazioni formidabili. Ma Kriukov, che vanta il bronzo mondiale anche a coppie nel 2011, ha ribadito, irresistibile, che questa sprint classica è affare suo. Soddisfatti Pasini ha ottenuto il miglior risultato dopo 3 Mondiali: «Sono riuscito a dare il massimo, andavo bene in salita, forse avrei dovuto crederci di più, ma abbiamo fatto vedere che l’Italia esiste anche in classico». Pellegrino ha solo il rimpianto di aver disputato la semifinale dopo l’ultimo quarto: «Avevo il fiatone ma sono contento e resto tranquillo in vista della gara a coppie di domenica, è un’altra esperienza. Northug mi ha provocato nel finale? Lo aspetto tra qualche anno...».