La Gazzetta dello Sport

C’è Acquachiar­a-pro Recco È la sfida mancata tra i Porzio

- FRANCO CARRELLA

È la storia di una sfida mancata: «Sarebbe stato bello e mi sarei pure emozionato» ammette Pino Porzio, il grande assente. Se fosse rimasto sulla panchina della Pro Recco, oggi avrebbe fatto i conti con un collega speciale: il fratello Franco, da un mese, oltre ai panni del patron indossa quelli dell’allenatore, nell’Acquachiar­a. L’evento più sorprenden­te di questo campionato. «Non me lo aspettavo, ma lo capisco: Franco è legato visceralme­nte alla sua creatura, è la squadra che ha fondato. Dopo le dimissioni di Mirarchi, aveva pensato anche a me. L’ho ringraziat­o, ma tengo fede all’impegno dell’anno sabbatico» racconta Pino, che in realtà nelle scorse settimane ha trattato a lungo con la Nazionale australian­a, poi andata al croato Fatovic, uno degli allievi prediletti di Rudic. Visto da fuori Da tecnico pluridecor­ato (7 scudetti, 4 Coppe Campioni e 6 Coppe Italia in Liguria, dopo lo scudetto e la Coppa Campioni col Posillipo), guarda con curiosità alla nuova avventura del fratello maggiore, con cui ha condiviso tutti i successi da giocatore (oro olimpico, europeo e mon- diale, oltre a 8 scudetti e 2 Coppe Campioni a Napoli). «Nelle prime uscite, l’ho visto molto composto. Col passare del tempo, forse, verrà fuori il suo carattere sanguigno. Ha detto comunque che la sua parentesi da allenatore si chiuderà a fine stagione, e gli credo. Per chi tiferò alla Scandone? Recco resta nel mio cuore, maquesta nuova veste di Franco mi confonde i sentimenti...». Anche perché alla presidenza del club campano c’è la nipotina Chiara. Franco, intanto, combatte con l’influen- za, ma farà di tutto per essere a bordovasca. Giudizi Dopo 14 giornate, in vetta all’A-1 c’è il Brescia, a punteggio pieno e a +6 sui recchesi. È l’ultima rivale tricolore affrontata da Pino. «Merita il primato perché ha avuto una regolarità evidente. Ma la storia dice che la Pro Recco è un animale da playoff e per me resta la favorita: ha i mezzi per sovvertire l’eventuale svantaggio del fattore campo in finale». Dall’Acquachiar­a, evidenteme­nte, ci si at- tendeva di più. «Forse c’erano troppe aspettativ­e, dopo lo straordina­rio campionato in cui sfiorò l’Europa. Ma non possiamo dimenticar­e quanto di buono ha fatto Mirarchi». Mentre la rivelazion­e, è opinione comune, si chiama Florentia: «Concordo. Sottani ha dimostrato di essere un ottimo tecnico, Molina ed Espanol si stanno confermand­o sui loro grandi livelli. Mi fa piacere che un club così glorioso sia tornato al vertice».

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FOTOAGENZI­A Pino Porzio, 46 anni, stringe la mano al fratello Franco, 47

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