La Gazzetta dello Sport

COMUNICATO SINDACALE

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Si è svolto ieri mattina al Circolo della stampa di Milano un incontro fra la segreteria della Federazion­e Nazionale della Stampa e i comitati di redazione e i fiduciari delle testate del gruppo Rcs. Lo scopo era delineare le strategie sindacali dopo la presentazi­one, l’11 febbraio, del piano di ristruttur­azione del gruppo, che prevede l’esubero di 640 dipendenti in Italia (di cui, secondo notizie ufficiose, circa 200 giornalist­i), la vendita o chiusura di dieci testate periodiche, l’alienazion­e del palazzo di via Solferino, storica se- de del Corriere della Sera, e una serie di altri risparmi con decurtazio­ni pesanti dei costi del lavoro. Il segretario Fnsi Franco Siddi e gli altri membri della segreteria e i rappresent­anti sindacali dei quotidiani e dei periodici Rcs hanno convenuto sui seguenti punti: 1) la difficile situazione economica dell’azienda Rcs è dovuta alla crisi mondiale del settore, ma in primo luogo a scelte sbagliate del management, come l’acquisto a prezzi fuori mercato dell’azienda spagnola Recoletos, nell’anno 2007, causa principale dell’attuale elevato indebitame­nto. 2) il piano di tagli radicali è tutto concentrat­o sugli aspetti finanziari del problema e appare rivolto a trovare consenso presso banche e mercati piuttosto che allo sviluppo dell’azienda.

3) in questi anni l’azienda non ha investito sul futuro, non si è preoccupat­a di trasformar­e la più grande azienda editoriale del Paese alla luce delle possibilit­à offerte dai nuovi mezzi digitali. Emblematic­he le storie di quattro iniziative di prodotti informativ­i per iPad avviate al Corriere della Sera, a Max, a Bravacasa e ad A che sono state chiuse dopo poco tempo, l’una per scadenti risultati, le altre inopinatam­ente. I Cdr, in rappresent­anza dell’intero corpo giornalist­ico Rcs, sono disponibil­i a trattare con l’azienda un piano di rilancio, che preveda risparmi, tagli agli sprechi e soprattutt­o l’inseriment­o pieno nell’informazio­ne digitale, che dovrà affiancare e integrare quella su carta. Chiedono dunque, prima di avviare trattative con l’azienda, la presentazi­one di un piano industrial­e ed editoriale, con l'indicazion­e preliminar­e e chiara della ricapitali­zzazione a carico degli azionisti, che negli anni si sono distribuit­i lauti dividendi, e delle condizioni di rinegoziaz­ione del debito. Chiedono di non proseguire sul fronte delle dismission­i e ritengono non discutibil­e un progetto che voglia soltanto stravolger­e l’assetto delle testate e distrugger­e patrimoni accumulati negli anni. I Cdr Rcs avvieranno iniziative comuni con il sostegno della Fnsi.

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