KickOff a Cesena In 250 per ripensare il mondo del calcio
Discute di stadi, merchandising e turismo sportivo. Tavecchio: «Siamo una federazione dinamica»
C’è il parlamentare Francesco Boccia che si chiede se sia possibile trovare un equilibrio economico-finanziario in un sistema così eterogeneo. C’è il docente della Bocconi Carlo Alberto Carnevale-Maffè che propone di offrire il prodotto a costo zero in modo da attrarre 1-2 miliardi di utenti profilati sulle piattaforme digitali. C’è l’avvocato Giulia Bongiorno che denuncia le storture della responsabilità oggettiva. C’è Marco Bogarelli di Infront che guarda ai «3,5 miliardi di euro sul mercato delle pay tv» a cui il movimento potrebbe puntare se eliminasse alcune inefficienze. È da questa contaminazione di esperienze che la Federazione spera possa nascere una nuova piattaforma programmatica per il calcio italiano. Per questo motivo ha lanciato KickOff, il pensatoio stile Leopolda che oggi si concluderà a Cesena.
METODO Undici gruppi di lavoro, radunati sul manto erboso del Manuzzi. Undici gruppi di lavoro che mettono assieme il dirigente sportivo e l’attore, l’imprenditore dello spettacolo e l’arbitro, la calciatrice e il prof universitario, l’allenatore e il critico d’arte. «Il calcio è la più grande community del Paese — spiega Michele Uva, d.g. della Figc, che ha ideato l’iniziativa trovando subito la sponda del presidente Carlo Tavecchio —. Abbiamo messo assieme 250 persone, la maggior parte estranee al nostro mondo, perché in questi anni siamo stati troppo autoreferenziali». I temi scelti sono quelli da cui passa il rilancio del sistema: dall’efficienza organizzativa al merchandising, dagli stadi all’intercultura, dal turismo sportivo alla sostenibilità. «Siamo usciti dal palazzo per entrare in un campo da gioco. Questa è una Federazione in movimento, molto più dinamica di come viene dipinta. Mi aspetto tante idee, anche irrealizzabili, purché siano da stimolo», chiosa Tavecchio.