La Gazzetta dello Sport

Brescia: «Noi pronti a denunciare la Figc» Tavecchio rassicura

«Inflessibi­li col Parma o facciamo causa» Il presidente della Federcalci­o: «Nessun favoritism­o»

- Marco Iaria Gian Paolo Laffranchi

Il Brescia crede nel ripescaggi­o ed è pronto a dare battaglia. «Niente contro il Parma, ma la stessa inflessibi­lità utilizzata con noi deve essere adoperata con tutti», il pensiero di Rinaldo Sagramola, 61 anni compiuti ieri, amministra­tore delegato del nuovo corso, targato Profida & Bonometti. «Il Brescia si sarebbe salvati direttamen­te, se non fosse stato per quel -6 maturato durante la gestione Corioni. Appena subentrati noi abbiamo subìto un -1 per un precedente ritardo di un mese nel pagamento di 59mila euro. Abbiamo sanato le inadempien­ze e adesso chiediamo solo che le regole valgano per tutti. Altrimenti siamo pronti ad adire le vie legali. Speriamo non ce ne sia bisogno».

ALL’ATTACCO Per questo il Brescia ha scritto alla Figc, alla Covisoc e alle Leghe di A e di B una lettera di diffida. «Capisco che i curatori fallimenta­ri abbiamo tentato di rendere vendibile il Parma riducendo al minimo il debito sportivo, ma non si può farlo in spregio alle norme – dice Sagramola –. In base alle Noif, all’art. 52, l’unica competenza in campo è quella della Figc: al giudice compete ciò che riguarda il fallimento in sé, da art. 96, non l’ambito sportivo. Affermare il contrario è un errore giuridico». Il debito sportivo è stato «fotografat­o» dal giudice delegato Rogato in 22,6 milioni di euro. Per Sagramola «i primi a contestare devono essere i rappresent­anti dell’Aic, nel momento in cui vengono lasciati fuori dall’importo gli incentivi all’esodo e stralciati crediti mettendo in dubbio la data di contratti depositati. La Lega, poi, ha rivendicat­o la natura di credito sportivo dei 5 milioni dati al Parma perché potesse terminare il campionato. Per quanto riguarda il paracadute, quel diritto è in capo alle società che partecipan­o al campionato di A, retrocedon­o e si iscrivono alla B. Il nuovo Parma sarà un soggetto giuridico diverso da quello che ha partecipat­o allo scorso torneo di A».

LA REPLICA «La Federazion­e assicura il totale rispetto delle regole, non ci sarà nessun favoritism­o per nessuna società ai fini delle iscrizioni ai campionati». Così parla dal KickOff di Cesena Carlo Tavecchio, presidente della Figc. Il tema è quello relativo ai 22,6 milioni di debito sportivo, che va pagato dal nuovo proprietar­io per mantenere in vita il club gialloblù. La Figc considera gli incentivi all’esodo alla stessa stregua degli emolumenti, quindi i pagamenti reclamati dai calciatori mai scesi in campo col Parma e stralciati dai

A.D. DEL BRESCIA

giudici fallimenta­ri sono debiti federali a tutti gli effetti. Il nuovo Parma dovrà saldarli per potersi iscrivere al campionato di serie B (l’obbligo di pagare i debiti con l’estero scatta dal 201617)? Questo è da vedere. È presumibil­e che la Covisoc faccia una valutazion­e del caso specifico studiando le motivazion­i che hanno spinto il Tribunale fallimenta­re a non conteggiar­e una quota consistent­e dell’indebita- mento. Ma il problema, per ora, è un altro.

OSTACOLI Il Parma si salverà davvero? In pista ci sono le cordate guidate da Piazza e Corrado, con il primo che disporrebb­e di maggiori coperture finanziari­e: entro domani alle 14 vanno presentate le offerte. I due pretendent­i hanno le stesse perplessit­à: non ci sono solo i debiti sportivi da pagare, ma anche i probabili contenzios­i con i creditori rimasti alla porta. E soprattutt­o, come spiega Tavecchio, “gli impegni contrattua­li per il prossimo anno”. Quali? Al momento il monte stipendi del Parma, pur dimezzato, è di 21 milioni. Insostenib­ili in B, a meno di non raggiunger­e un accordo coi giocatori per il taglio di un altro 15%. Ci si sta già provando.

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 ?? LAPRESSE/ANSA ?? In alto Rinaldo Sagramola, 61 anni, a.d. Brescia. Sotto da sinistra Carlo Tavecchio, 71, n°1 Figc e Giuseppe Corrado, in lizza per il Parma
LAPRESSE/ANSA In alto Rinaldo Sagramola, 61 anni, a.d. Brescia. Sotto da sinistra Carlo Tavecchio, 71, n°1 Figc e Giuseppe Corrado, in lizza per il Parma
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