Dal +22 alla paura Poi Sassari festeggia con i siluri di Dyson
Tripla di Silins porta Reggio Emilia al supplementare dove il playmaker è decisivo e spinge la Dinamo sul 2-2
Cinciarini protesta dopo il fallo fischiatogli su Dyson nel supplementare
Bisogna rassegnarsi, questa finale è così, non finisce mai. Non bastano vantaggi abissali per chiuderla, ci vogliono eroismi cestistici per deciderla, come quelli di Jerome Dyson, in una staffetta ideale con gara-3 decisa da David Logan, che segna 17 punti negli ultimi 15’, 10 nel supplementare al quale la Dinamo si costringe dopo aver buttato un +22, ancorata al suo gioco d’azzardo fatto di canestri difficili e alley oop anche in momenti dove si dovrebbero calmare i ritmi e vendere cara la palla. Ma va presa così e Sacchetti non ne fa un dramma, con molto pragmatismo: «Eravamo 5 punti avanti con la palla in mano pur essendoci un po’ spenti dopo un break importante prima di due errori madornali: abbiamo perso palla sulla rimessa e concesso il tiro da tre a Silins. Il supplementare era sicuramente difficile, c’era un po’ di scoramento, invece bene o male lo abbiamo portato a casa. Dyson è stato bravo ad approfittare del fatto che Reggio ha raddoppiato sempre Logan togliendo dalla
partita chi ha deciso gara-3».
PIVOT Sassari è più pronta a ripartire per l’ennesima sfida, Reggio ha subito bisogno di Lavrinovic per colmare il gap iniziale ed è in grado di passare in vantaggio (20-21) con Polonara dopo il 2-9 iniziale. Sanders lascia l’impronta sul primo quarto, Sacchetti cerca di evitare a Lawal il confronto diretto con Lavrinovic ed è l’energia del nigeriano a scavare il primo solco (30-23). Il ritorno al totem lituano viene ammortizzato dalla Dinamo con un’ottima percentuale da tre (9/16 all’intervallo) fino al +14 mentre Reggio appare atleticamente meno brillante rispetto a gara-3. Viene messa sotto a inizio ripresa, ormai per Sassari sembra tutto facile, tocca il +22 quando Dyson segna anche da 10 metri e sembra che la sfida sia finita al 25’ ma Cinciarini si aggrappa alle residue energie e Silins si iscrive alla partita passata la sbornia di Sanders. Menetti mischia anche un po’ le zone e come al solito Sassari ci capisce pochissimo. Subisce un 12-2 e la Dinamo pensa di risolvere il problema lanciando la palla per aria per i canestri al volo e adesso la Grissin Bon, che sembrava non stare
La delusione di Polonara
Sanders: 18 punti poi l’infortunio più in piedi, buca gli avversari con canestri facili in transizione. Dyson si mette in proprio penetrando nell’area intasata, con Sanders fuori per un problema alla caviglia. Silins va a prendersi un rimbalzo offensivo, Cincia- rini toglie la palla dalle mani di Brooks per il -3 e a 21” dalla fine, ancora Silins pareggia. La legge del campetto dice che Dyson, che ha segnato gli ultimi 7 punti della Dinamo, vada a fare l’ultimo tiro, si butta dentro, subisce fallo da Polonara ma non c’è alcun fischio. E’ overtime.
ANTISPORTIVO Lawal blinda la sua area, Dyson segna la tripla del +4 al 44’. Ma è solo di uno il vantaggio della Dinamo a 8” dalla fine sull’ultima rimessa, Lavrinovic per mandare in lunetta Brooks lo tira per la maglia, è antisportivo, la serie è 2-2 dopo due gare incredibili. «Siamo stati nuovamente incredibili, fantastici - dice Menetti - . Dispiace un po’, i ragazzi hanno una grande rabbia dentro e va benissimo: anche se torniamo da Sassari pari ci fa credere ancora di più in noi stessi. Sono semplicemente dispiaciuto che un campione come Lavrinovic sia stato punito con un tecnico in gara-3 e oggi con un antisportivo che avete visto tutti: è un campione vero che al massimo alza un sopracciglio... Io credo molto di più alla vittoria di quando sono partito da Reggio».