CASO Galliani-Lucas non funzionano L’uomo Doyen cambierà ruolo
Fallimenti su Jackson e Kondogbia non sono piaciuti alla proprietà: sarà rivisto l’apporto dell’advisor di Mr Bee
Silvio Berlusconi, 78 anni, con i trofei rossoneri Sua figlia Barbara, 30, a.d. del Milan per l’area commerciale Adriano Galliani, 70, a.d. del Milan per l’area sportiva Nelio Lucas, 36, manager del fondo d’investimento Doyen
Il Milan cambierà pelle, almeno sul mercato. La disfatta di Montecarlo non è passata inosservata: Silvio Berlusconi e Mr Bee stanno meditando se rivedere qualcosa nell’accoppiata Galliani-Lucas, alla luce del doppio stop per Jackson Martinez (all’Atletico Madrid) e nel derby perso per Kondogbia. Ovviamente proseguono le trattative per il closing dell’operazione che porterà alla cessione del 48 per cento delle azioni del club di via Aldo Rossi alla cordata rappresentata dal broker tailandese. Peraltro c’è in ballo il semaforo verde ai finanziamenti tanto attesi.
L’INVESTITURA Proprio su indicazione di Mr Bee, circa un mese fa il proprietario del Milan ha chiesto al suo amministratore delegato di fiducia di avvalersi della collaborazione del giovane manager portoghese che gestisce la Doyen Sports, advisor tecnico dei nuovi soci rossoneri. Sul piano formale, quindi, tocca trovare una soluzione condivisa per rimescolare le carte. I contrattemp i emersi nella gestione della trattativa per la firma di Jackson Martinez sono la prova più eloquente di come il fondo con sede a Malta si trovi ad agire in ambiti che vanno al di fuori del naturale raggio operativo. E lo stesso Galliani in queste settimane s’è ritrovato a snaturare il suo modus operandi per lavorare in tandem con Nelio Lucas.
LA SFIDA La sensazione netta è che gli interessi di Doyen rischino di ostacolare le strategie rossonere. Lo scontro di potere in Portogallo con Jorge Mendes è l’emblema di questa sofferta avventura. A prescindere dalle singole scelte dell’uomo d’affari lusitano è ormai chiaro come Doyen apra determinate porte, ma se ne veda chiuse inesorabilmente tante altre. Da qui la necessità di cambiare in corsa le carte in tavola. Di sicuro non vedremo più in giro la strana coppia. Bi- sogna vedere se Nelio Lucas continuerà a collaborare con Adriano Galliani da lontano, oppure si deciderà di delegare ad altri le sue attuali funzioni. Insomma Doyen rivedrà la sua organizzazione in modo da essere davvero funzionale all’alleanza con il Milan?
LA SVOLTA I prossimi giorni saranno caldi sul tema. Certo, la questione è delicata perché coinvolge i protagonisti della galassia Milan. Come detto tocca a Silvio Berlusconi l’ultima parola, con la sua esplicita volontà di tenere in conto le esigenze di Mr Bee e dei suoi soci. A cascata ci sono poi gli interessi di tutte le parti in causa. Un autentico ginepraio, inedito per le regole in casa Milan da 29 anni a questa parte, con il presidente abituato a muoversi in esclusiva sintonia con il suo storico braccio destro. Una cosa è il duopolio con Barbara Berlusconi che ha avuto in dote la gestione del club al di fuori della sfera tecnica. In questo caso, invece, la doppia anima sul mercato comporta una pericolosa cogestione nelle trattative che, come visto, ha non poche criticità.
STRATEGIE Un conto è concordare budget e obiettivi per la campagna acquisti, un altro è condividere le trattative passo per passo. È vero che Nelio Lucas ha conoscenze ovunque, ma lui sinora ha esercitato un ruolo forzatamente di parte. Il problema si pone soprattutto con il mondo degli intermediari, con cui fatalmente entra in conflitto. Invece il Milan in questi decenni ha sempre avuto rapporti equidistanti con tutti, anche per la forza del suo brand. Logica vuole, quindi, che i faccia a faccia all’orizzonte portino un sostanziale cambio di rotta del club. Lo stesso Lucas è cosciente di ciò, ora bisognerà vedere quali novità intende introdurre per continuare ad essere utile nella rifondazione rossonera. Sarà lui stesso, quindi, a fare un passo indietro? Tutto è possibile in questo inizio d’estate davvero rovente sulle sponde milaniste.