La Gazzetta dello Sport

L’Inter molla Imbula: c’è «l’usato sicuro» Sogno Salah-Perisic

Club rinuncia al francese: il Marsiglia lo cede solo a titolo definitivo. Con Melo o Motta si va sulle super ali

- Matteo Brega Luca Taidelli

Il matrimonio era apparecchi­ato da mercoledì. Eppure tra Inter e Imbula difficilme­nte arriverà l’atteso sì. Erick Thohir avrebbe davvero voluto piazzare il doppio colpo ad effetto per accontenta­re Mancini. Ma la formula - più che l’esborso - legata a Kondogbia probabilme­nte lo costringer­à a mollare il centrocamp­ista del Marsiglia.

IN PRESTITO L’OM NON PUÒ Cinque giorni fa, proprio mentre riceveva la famosa telefonata di Adriano Galliani, Marco Fassone stava chiudendo l’accordo per Imbula: 18 milioni più uno di bonus all’OM, contratto quinquenna­le a 2 milioni per il giocatore più altri bonus. Il piano infatti era di prendere Giannelli a titolo definitivo e Kondogbia in prestito con obbligo di riscatto, in modo da non doverlo mettere subito a bilancio. Complice pure la concorrenz­a del Milan, il Monaco però ha imposto la strada della ces- sione definitiva. L’Inter ora potrebbe dunque prendere Imbula con la formula del «pagherò», ma il Marsiglia ha problemi di bilancio e deve monetizzar­e subito. Ecco perché nell’appuntamen­to fissato per oggi con l’intermedia­rio Federico Pastorello il d.s. Piero Ausilio quasi di sicuro dovrà annunciare che l’Inter è costretta a rinunciare a Imbula.

COMUNQUE UNA M Mancio non si strapperà i capelli, anche perché vede il marsiglies­e un po’ simile a Kondogbia - sono pure entrambi mancini - e virerà sull’«usato sicuro» rappresent­ato da Felipe Melo o Thiago Motta. Uno dei due sarà l’argine davanti alla difesa capace di avviare il gioco, con Brozovic (o Guarin) e Kondogbia interni. Motta è considerat­o più tecnico e ha rotto col Psg, ma costa almeno 7 milioni e forse vorrebbe più soldi di Melo, che aspetta solo una chiamata per riabbracci­are Mancini. Il brasiliano è pronto a dimezzarsi l’ingaggio - da 6 a 3 milioni - e il Galatasara­y per il cartellino non chiederebb­e più di 4 milioni. In settimana sono

gli attaccanti che vorrebbe Mancini. Un esterno puro e un profilo più duttile, capace di fare anche la punta per poter variare il sistema di gioco

attesi sviluppi importanti, anche perché su Melo rimane forte il pressing del Siviglia.

ACCOPPIATA IDEALE Non dissanguar­si per il secondo centrocamp­ista soprattutt­o permettere­bbe di investire di più sui due attaccanti che vorrebbe Mancini. Che cerca un esterno puro e un uomo più duttile, capace di fare pure la punta. Il sogno sarebbe l’accoppiata Salah-Perisic. Sull’egiziano però ci sono diversi club e il Chelsea - che preferireb­be restasse a Firenze - chiede minimo 20-22 milioni. Per il croato del Wolfsburg potrebbero bastarne 15-16. Ma con la solita «formula Shaqiri», vale a dire prestito oneroso con obbligo di riscatto e pagamento dilazionat­o in tre anni.

VENDERE, CHE FATICA A quel punto - dato per fatto Zukanovic - mancherebb­e solo un terzino tra Montoya e Filipe Luis, i preferiti del tecnico. Poi però arriverà la parte più dura del mercato: vendere e farlo a determinat­e cifre, senza cioè svendere. Oltre al sacrificat­o Kovacic - che pure con Kondogbia formerebbe una coppia del futuro da urlo - dovranno uscire almeno 7-8 giocatori tra difensori e centrocamp­isti. Ma anche il talentino Puscas potrebbe partire se rientrasse in una trattativa in entrata. Aspettando eventuali offerte (serie...) per Guarin, Hernanes e Juan Jesus, una parte del tesoretto dovrà arrivare da Kuzmanovic (piste inglesi e tedesche), Obi, Krhin, Taider, Andreolli, Nagatomo, Donkor e uno tra D’Ambrosio e Dodò.

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IPP Ivan Perisic, 26 anni, croato, dal 2013 al Wolfsburg; Felipe Melo, 31, brasiliano, al Galatasara­y dal 2011
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AFP Mohamed Salah, 22 anni

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