JUVE, CEDI VIDAL È ARRIVATA L’ORA DEL RINNOVAMENTO
a Juventus è più avanti di tutte le squadre italiane nella campagna acquisti. Ha preso Dybala dal Palermo, giovane e promettente centravanti argentino. Ha prelevato Mandzukic dall’Atletico Madrid, potente attaccante croato con uno score rispettabile. Ha portato a casa il nazionale tedesco Khedira a parametro zero. Il giovane Donsah del Cagliari, Rugani, Zaza e Berardi fanno parte della nouvelle vague bianconera.
Andrà via Tevez. Quando pensi a Carlitos ti strugge l’idea che non rimanga nel campionato italiano. Forte ovunque, geniale nello smarcamento, pronto a insaccare da qualsiasi posizione. Abbastanza spettacolare per soddisfare il palato juventino. E non solo. In poche parole la Juve ha già speso tanto. Comprerà altri giocatori? Soddisferà le esigenze di cambiamento manifestate da Massimiliano Allegri (perché il tecnico ha ragione nel sostenere che squadra forte si cambia per farla diventare ancore più forte)?
L’interrogativo non è banale perché la società di Agnelli deve badare anche ai conti. Dunque, qualcuno andrà via, oltre Carlitos. Llorente probabile, qualche riserva poco utilizzata. Non si conosce ancora il destino di Storari, pervicace a sostenere (a ragione) che non ha alcuna voglia di fare il terzo portiere. Dietro Buffon va bene, ma dopo Neto… Pirlo è indeciso sul suo futuro. Non sono queste, comunque, le cessioni che fanno cassa. Rimangono Pogba e Vidal. Tutti dicono che le grandi d’Europa partecipano a un’asta pazzesca per aggiudicarsi le prestazioni del talentuoso francese. E sarà vero. Lui è incerto sul da farsi: forse vuole il Barcellona, ma fino a gennaio non sarà possibile per il blocco alla campagna dei blaugrana. Lo sceicco del City lo insegue a suon di euro e il Psg dell’altro sceicco potrebbe consacrare il suo ritorno in Francia dove è molto amato. Si farà l’affare dell’anno o no?
Rimane Vidal. Il cileno non ha disputato una grande stagione. Si è ripreso negli ultimi mesi, ma non ha mai raggiunto il livello degli anni precedenti. Il fuoristrada con la Ferrari nel suo Paese, causato dalla manifesta ubriachezza, non stimola la dirigenza a tenerlo. Se è vero che l’Arsenal di Wenger lo vuole a tutti i costi, la Juve farebbe bene a cederlo. Forse il ciclo del cileno a Torino è finito. L’età non aiuta in prospettiva per riguadagnare sulla somma sborsata per acquistarlo dal Bayer Leverkusen. Un centrocampo senza Vidal e con Khedira, salvo altri acquisti, potrebbe anche starci. La Juve eccezionale di quest’anno deve ricaricare le batterie e prepararsi alla nuova stagione con stimoli più forti. La campagna di rafforzamento, conoscendo Marotta, non è finita. Qualche sorpresa in entrata e in uscita ci sarà. Basta aspettare.
Allegri ritiene il quinto scudetto di fila (il secondo per lui) il primo obiettivo della stagione. Le altre squadre stanno tentando di rafforzarsi (vedi l’Inter) per arginare lo strapotere juventino. In realtà i tifosi, e non soltanto loro, vorrebbero un’altra finale di Champions ma vincente. Per sfatare la maledizione che incombe sulla Juve (sei finali perse su otto). Arrivare a Milano non sarà facile, ma Allegri sa che per essere competitivi il motore va rigenerato in tutti i reparti. Bisogna fare attenzione ai soldi, ma i dirigenti non possono farsi condizionare dal cuore nelle scelte che faranno.