La Gazzetta dello Sport

James Rodriguez, com’è lontano il Mondiale

Cile soltanto delusioni e zero gol «Nessun alibi, dobbiamo lavorare molto se vogliamo vincere qualcosa»

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Il Mondiale come ricordo lontano, sbiadito, conservato in qualche foto sul telefono. E un premio da Man of the Match rimediato nello 0-0 col Perù che suona beffardo. Perché James Rodriguez ha giocato in modo sufficient­e sì, ma se si consideran­o il livello, l’esperienza, la squadra di club e il costo del cartellino, nessuno può essere soddisfatt­o. AUTOCRITIC­A E infatti: «Bisogna fare autocritic­a e lavorare tanto, tanto se vogliamo vincere qualcosa», dice il giocatore del Real Madrid a fine partita. «Chiaro, ho tante gare nelle gambe ma la cosa vale per molti altri e non è una scusa». James non era contento perché quando è rientrato negli spogliatoi lo ha fatto con la paura in corpo: un pareggio tra Brasile e Venezuela chiuderebb­e anticipata­mente una Copa America che la Colombia ha affron- tato partendo nel gruppetto delle favorite. Anche per la presenza di James. Che un anno fa al Mondiale ha fatto 6 gol in 5 partite, chiudendo la competizio­ne come sorprenden­te «Pichichi». Risultato questo che ha fatto lievitare la sua quotazione e innamorare Florentino Perez che mentre Ancelotti gli chiedeva un centrocamp­ista di profilo difensivo gli prese il colombiano pagandolo 80 milioni.

UNA SOLA RETE Dal Mondiale con la gara di ieri James ha giocato 9 partite in nazionale: ha segnato una sola volta, in ottobre in un’amichevole non certo trascenden­tale con il Canada.

solo gol segnato da James Rodriguez dopo il Mondiale nelle nove partite giocate con la nazionale colombiana. Rispetto al Mondiale c’è una novità: è tornato Falcao, che toglie spazi agli inseriment­i di James e fa da tappo all’azione offensiva colombiana. Perché questo non è il Falcao di due anni fa ma la pallida controfigu­ra. Senza il centravant­i il madridista è esploso, con il 9 è imploso. Ieri l’abbiamo visto perdere palla a metà campo, mostrare nervosismo e cercare consiglio da Pekerman, che però non sembra in grado di reagire per dar fuoco alle eccezional­i polveri offensive di questa Colombia. E allora anche il grandissim­o potenziale di James va a farsi benedire.

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