La Gazzetta dello Sport

Le due facce dell’Argentina Higuain ride, Tevez rosica

Pipita torna al gol e firma la vittoria dell’Albicelest­e sulla Giamaica Carlitos entra nel finale quando la sua squadra ha ormai dato tutto

- Filippo Maria Ricci

Il sorriso del « Pipita » , lo sguardo torvo dell’Apache. La parole di Higuain, la camminata spedita di Tevez. La zona mista di Argentina-Giamaica fotografa alla perfezione lo stato d’animo dei due argentini protagonis­ti dell’ultima Serie A. Il primo complice la spalla offesa del «Kun» Aguero ha finalmente avuto un maglia da titolare, ha cercato e trovato il gol, ha preso una traversa e ha di che sorridere. Il secondo continua a rimediare spezzoni di partita inconclude­nti, brevi e poco intensi. Anche perché l’Argentina contro la piccola ma lottatrice Giamaica ha finito con la lingua fuori: schiacciat­a dai Reggae Boyz che non vedevano l’ora che finisse la partita per tirar fuori i telefoni già sul prato e farsi un selfie al volo con Messi. Ma che, in puro spirito «british», finché la palla è stata in gioco hanno cercato un pareggio che sarebbe stato storico e che non è stato lontano.

RABBIA TEVEZ Carlitos entra sempre quando l’Argentina non ne ha più e rema controcorr­ente per arrivare a casa con qualcosa: col Paraguay le onde della squadra di Ramon Diaz l’hanno quasi rovesciata (dal 2-0 al 2-2 al 90’), con Uruguay e Giamaica l’esile 1-0 è stato difeso fino alla fine. «In questo momento della stagione non abbiamo le forze per pressare per 90 minuti – ci diceva Mascherano dopo l’Uruguay – dobbiamo imparare ad amministra­re le nostre energie, e a sof- frire». Il problema per Tevez però è evidente: quando appare lui giocare è durissima. Con il Paraguay ha rimediato un quarto d’ora, con l’Uruguay 8 minuti e se n’è andato talmente infuriato con Martino che ha evitato di passare per la zona mista. Con la Giamaica è entrato, come sempre accompagna­to dall’ovazione del pubblico che tanto lo ama, un attimo prima, al 72’, per Higuain ed è andato a fare il centravant­i. Ha sbagliato un gol ma di palle giocabili ne ha viste poche. E se n’è andato di nuovo via arrabbiato, stavolta facendosi vedere.

FELICITA’ HIGUAIN Tutto il contrario di Gonzalo: « Sono molto contento, queste sono occasioni da sfruttare soprattutt­o considerat­a la classe di giocatori che mi circonda. È andata bene. Io venendo qui in Cile sapevo che questa poteva essere la situazione: l’idea era quella di aiutare da fuori e approfitta­re delle occasioni che mi fossero state offerte. Io provo a dare il massimo anche in allenament­o, perché la cosa ti aiuta a star bene in campo. È una coppa dura, con rivali complicati: io cerco solo di farmi trovare pronto».

LA MIGLIOR MEDIA Abbiamo chiesto a Higuain se ha già parlato con Sarri, nuovo tecnico del Napoli: «No, al momento penso solo alla Copa America». Tevez del suo atteso passaggio al Boca, e di ogni altra cosa, non dice nulla. Higuain sorride e segna, Carlitos arranca e schiuma: ha 13 gol in 71 uscite con l’Albicelest­e mentre il «Pipita» è a 25 in 50: nessuno dell’attuale rosa dell’Argentina, nemmeno Messi, ha una media tanto alta (50%). Higuain è sesto nella graduatori­a all-time dell’Argentina guidata da Batistuta (56 reti), a -3 da Aguero e -9 da Maradona. Se Aguero sta bene Higuain tornerà in panchina, però sembra pronto a sfruttare ogni occasione. Tevez meno.

 ?? AP ?? Fuori Higuain e dentro Tevez, l’altra notte nell’Argentina contro la Giamaica: Carlitos però ha deluso
AP Fuori Higuain e dentro Tevez, l’altra notte nell’Argentina contro la Giamaica: Carlitos però ha deluso

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