La Gazzetta dello Sport

«PORTI RISULTATI O SI ARRENDA DARE MOTORI ALLA RED BULL? SI PUÒ»

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n mattinata a Torino con Papa Francesco, poi a mezzogiorn­o già in Austria, dove è piombato con volo privato ed elicottero. Per la 2a gara di fila, Sergio Marchionne ha voluto essere accanto alla squadra, dopo il blitz di 2 settimane fa in Canada. Stavolta aveva portato anche un dono speciale: «Mi sono fatto dare la benedizion­e del Papa per la Ferrari». Purtroppo non è bastata alla scuderia di Maranello, che si è vista sfuggire ancora il podio come a Montreal, mentre lo aveva centrato nei precedenti 6 GP. L’arrivo del presidente in ogni caso ha fatto fioccare i titoli. A cominciare dal messaggio inviato a Raikkonen prima della gara: «E’ un campione che attraversa un momento difficile. Noi lo sosteniamo, ma il futuro dipende solo da lui. Deve cominciare a portare risultati oppure decidere di arrendersi».

CON ECCLESTONE Quello che è poi successo al 1° giro, con il finlandese finito contro le barriere, avrebbe di certo meritato un commento. Ma Marchionne ha lasciato «al volo» il circuito dopo la fine della corsa, certamente deluso. Di certo il presidente non ha dubbi su Sebastian Vettel. Per il quale nutre lo stesso giudizio espresso da Arrivabene: «Un grande acquisto per la Ferrari». Il numero uno di Fiat- Chrysler ha anche parlato a lungo con Bernie Ecclestone, nell’ottica delle scelte per il futuro della F.1. «Siamo arrivati a un livello di costi eccezional­e e bisogna intervenir­e – sostiene Marchionne –. E’ una sfida non piccola. Quest’anno siamo riusciti a ottenere gli sviluppi del motore durante la stagione e ci è servito per recuperare, poiché la Ferrari partiva da una situazione disastrosa nel 2014. Ma è chiaro che per la sostenibil­ità c’è da essere favorevoli a un congelamen­to delle power unit a inizio anno».

RED BULL E AUDI Le rivelazion­i più succulente le ha poi fatte a proposito di Red Bull e Audi. Ha confermato infatti di avere incontrato in Canada Helmut Marko e di avergli offerto i motori Ferrari per la scuderia di Milton Keynes, attualment­e legata alla Renault, episodio smentito da Arrivabene. «E’ vero, se la Red Bull è disposta a pagare per la fornitura non vedo perché dovremmo avere preclusion­i » . Mentre sull’ingresso dell’Audi in F.1 ha negato qualsiasi ostracismo: «Al contrario, vi confido che ho già chiesto molte volte al gruppo Vw di entrare in questo sport per misurarci sul campo. Li aspetto a braccia aperte. Prevedo per loro un grande futuro in F.1. Noi a Le Mans? Una cosa alla volta. Cerchiamo prima di vincere qui. Abbiamo fatto progressi incredibil­i in poco tempo, ma l’ultimo passo per raggiunger­e la Mercedes è il più difficile».

TEAM SATELLITE Marchionne si è anche sbilanciat­o sul complesso tema delle auto clienti. Dicendosi favorevole alla creazione di un vero e proprio team satellite del Cavallino: «Vogliamo una squadra affiliata, come sarà nel 2016 con l’americana Haas. Noi, Mercedes e i grandi Costruttor­i possiamo permetterc­elo». Per chiudere una consideraz­ione sul lancio (mercoledì) dell’Alfa Romeo Giulia, attesa come l’auto della svolta per il Biscione: «Abbiamo fatto un bel lavoro, durato non so quanto tempo. Sono soddisfatt­o».

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