Canale 59, via ai quarti con Cile-Uruguay
Apre la fase decisiva. Per Vidal & C. l’ispirazione viene dal mitico «rospo» Livingstone, eroe del bronzo ‘41
Sarà il Cile ad aprire i quarti nella notte fra mercoledì e giovedì contro l’Uruguay. Cile alla ricerca della prima Copa. Nonostante i tanti campioni che hanno indossato il Prima di Vidal e Sanchez, o Salas e Zamorano, per esempio il Cile ha avuto un grandissimo portiere: Sergio Livingstone, anni 40 e 50. Ancora oggi, col brasiliano Zizinho, detiene il record di presenze in Copa (34 gare in 6 edizioni), e fu il primo della
a essere eletto miglior giocatore del torneo, a 20 anni. Accadde nel marzo 1941, in una Copa disputata, come oggi, a Santiago, che la chiuse al 3° posto in un girone all’italiana. Sergio Livingstone era nato nella capitale nel marzo ’20, da famiglia scozzese. Papà John Henry era ala sinistra nel Santiago National, club amateur che avrebbe poi partecipato alla nascita della Liga nel 1933. Sergio a 8 anni al collegio San Ignacio era già in porta: «Ai bimbi piace correre dietro alla palla; a me invece no, piaceva stare fra i pali», ha detto prima di morire nel 2012 in una bella intervista a «Ero un portiere molto agile, piegavo le cosce e poi saltavo tanto». Perciò lo chiamarono rospo. «Non mi è mai piaciuto. C’erano El Murallón, Maravilla Elástica, Garras de Águila (artigli d’aquila, ndr), a me rospo...».
IL PIÙ CARO Livingstone a 15 anni è all’Union Española, 3 anni dopo all’Universidad Catolica, club legato all’università, dove Sergio si era iscritto per studiare Diritto. Si giocava senza guanti («iniziai a usarli alla fine nel ’59, prima indossavo a volte quelli normali, di pelle»), ci s’allenava 3 volte a settimana, e se pioveva non si poteva giocare «la palla di pelle s’impregnava d’acqua». Nel 1941 a Santiago «la Copa fu una festa, durò un mese e gli stadi si riempivano sempre». La arrivò terza, perdendo da Argentina e Uruguay. Sergio, mvp del torneo, l’anno dopo fu comprato dal Racing per 24 mila dollari, «l’acquisto più caro dell’epoca in Argentina e per noi. Io ero appena il 3° cileno a trasferirsi lì». Sergio però aveva appena trovato una compagna a Santiago, così nel 1943 tornò alla Catolica e sposò la donna dei suoi sogni. In 10 anni avrebbe disputato altre 5 Copa (l’ultima nel 1953), giungendo 3° nel 1945, sempre a Santiago. E poi il Mondiale 1950 in Brasile, quando perse con l’Inghilterra e la Spagna, ma vinse con gli Usa. Nel 1954 il Cile non riuscì a qualificarsi, ma resta un episodio clamoroso nelle qualificazioni. Il 21 febbraio a Santiago i giocatori del Paraguay, affascinati dalle parate del Sapo, a fine gara lo portarono a spalle in trionfo.