La serata dei golden boy «Vince chi sbaglia meno»
Freddezza dell’ala lettone: «Di squadra, pieghiamo chiunque» L’ardore del play: «Difesa decisiva. Gara-6? Niente pronostici»
Ojars il freddo e lo Splash Brother. Reggio Emilia trova il match point pescando nell’invidiabile serbatoio dei suoi golden boy, nella serata in cui Cinciarini è in debito d’ossigeno come il ciclista che scoppia dopo una lunga fuga, Kaukenas non veste del tutto i panni del professore e Lavrino- vic ha la zavorra di un polpaccio dolente. Silins e Della Valle dunque. Il lettone dallo sguardo impenetrabile e l’occhio di ghiaccio sta restituendo a Reggio i dividendi di un investimento coltivato con pazienza. Arrivato cinque anni fa dalla Lettonia, a 17 anni, per investire su se stesso e il basket. Sembra uscito da un film di Sergio Leone, quando con la sua calma serafica, per due volte insieme a Della Valle frusta una Di- namo non più schiava della sindrome del Palabigi: «Ma partiamo da quello che non mi è piaciuto: il terzo quarto, dove non abbiamo messo l’intensità giusta e Sassari ci ha fatto paura. E’ stato Della Valle a svegliarci, poi ho rivisto la Reggio che, lavorando di squadra, può piegare chiunque».
ADOZIONE Reggiano d’adozione, vive con l’inseparabile fidanzata (che fa da baby sitter ai
ALA 21ENNE GRISSIN BON