La Gazzetta dello Sport

La serata dei golden boy «Vince chi sbaglia meno»

Freddezza dell’ala lettone: «Di squadra, pieghiamo chiunque» L’ardore del play: «Difesa decisiva. Gara-6? Niente pronostici»

- Vincenzo Di Schiavi

Ojars il freddo e lo Splash Brother. Reggio Emilia trova il match point pescando nell’invidiabil­e serbatoio dei suoi golden boy, nella serata in cui Cinciarini è in debito d’ossigeno come il ciclista che scoppia dopo una lunga fuga, Kaukenas non veste del tutto i panni del professore e Lavrino- vic ha la zavorra di un polpaccio dolente. Silins e Della Valle dunque. Il lettone dallo sguardo impenetrab­ile e l’occhio di ghiaccio sta restituend­o a Reggio i dividendi di un investimen­to coltivato con pazienza. Arrivato cinque anni fa dalla Lettonia, a 17 anni, per investire su se stesso e il basket. Sembra uscito da un film di Sergio Leone, quando con la sua calma serafica, per due volte insieme a Della Valle frusta una Di- namo non più schiava della sindrome del Palabigi: «Ma partiamo da quello che non mi è piaciuto: il terzo quarto, dove non abbiamo messo l’intensità giusta e Sassari ci ha fatto paura. E’ stato Della Valle a svegliarci, poi ho rivisto la Reggio che, lavorando di squadra, può piegare chiunque».

ADOZIONE Reggiano d’adozione, vive con l’inseparabi­le fidanzata (che fa da baby sitter ai

ALA 21ENNE GRISSIN BON

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