La Gazzetta dello Sport

Riscossa Benedetti «È la volata del ritorno alle origini»

Negli Europei a squadre «Rinato a Trento col vecchio coach»

- Andrea Buongiovan­ni

Balli tradiziona­li e discomusic, costumi storici e look super moderni: la festa di chiusura dell’Europeo a squadre conferma che la Russia di Cheboksary mischia il vecchio al nuovo. Il palaghiacc­io (senza ghiaccio) che ospita le delegazion­i è una bolgia. Ma appena fuori ci sono alcune panchine. È qui che Giordano Benedetti racconta le emozioni della scintillan­te vittoria negli 800.

Dica la verità: aveva mai sognato una volata così travolgent­e?

«È da quand’ero cadetto che negli ultimi 40-50 metri ho qualcosa più degli altri. Ma battere Bosse e Kszczot in una volta sola...».

Sa che pareva spacciato?

«Mi aspettavo una gara più lenta: sarei partito ai 200. Ho ragionato, ci ho creduto e non ho sbagliato».

Il francese, cronometri­camente, è ai vertici mondiali da quattro anni, il polacco nelle grandi occasioni raramente tradisce: cosa significa questo successo?

«Significa che sono sulla giusta strada e che, crescendo ancora un po’, me la giocherò sempre con i migliori».

Che rapporti ha coi due?

«Con Bosse ottimi, l’anno scorso insieme abbiamo fatto anche uno stage a Lisbona. Kszczot, invece, fatica a salutare».

Cosa le ha detto Borzakowsk­i?

«S’è compliment­ato, che onore. È uno dei più grandi specialist­i di sempre, quante volte ho visto le immagini del suo trionfo olimpico ad Atene 2004... Quando ho esordito in questa rassegna, a Bergen 2010 con un 8° posto, lui vinceva».

A chi si ispira?

«A tutti e a nessuno, ma ho avuto la fortuna di conoscere alcuni dei migliori ottocentis­ti italiani, da Fiasconaro in Sudafrica, a Longo e Giocandi al quale, per un 1/10, col mio 1’44”67 di due anni fa, ho sottratto il record sociale delle Fiamme Gialle. Rosica ancora».

L’1’45”07 del Golden Gala, poi questoques­to exploit: come ha rag-rag

26 ANNI

giunto la nuova dimensione?

«A settembre, dopo due stagioni a Torino con Enrico Maffei, sono tornato nella mia Trento da Gianni Benedetti, coach, non parente, che mi segue da quando avevo 15 anni. Le nostre visioni non coincideva­no più. Non rinnego l’esperienza con Enrico, anzi. Ma, rientrando, ho fatto la scelta giusta».

Benedetti l’ha riaccolta a brac-

cia aperte?

«Come sempre ci siamo detti poco, un’oretta di corsa insieme e siamo ripartiti. Io ho avuto l’umiltà di chiedere, lui di accettare. Ora tutta la mia vita è più equilibrat­a».

In che senso?

«A Trento ho preso casa con Francesca: stiamo insieme da otto anni. Lei a settembre, dopo la laurea triennale in economia, conseguirà quella in “Gestione ambiente e territorio”».

Aveva nostalgia?

«Sono legato alla mia famiglia e alle mie montagne. Siamo di Sorni, frazione di 250 abitanti. Alla domenica partiamo da casa, Francesca in auto e io di corsa e dopo 1h10’ siamo a pranzo da mamma Mirella e papà Silvano. Due volte alla settimana aiuto loro e mio fratello Gianfranco nella carrozzeri­a di famiglia. Una volta era sotto casa, sono cresciuto lì».

Gli allenament­i sono cambiati?

«Ho fatto un inverno completo, ho allungato la gittata e orga- nicamente sono cresciuto. Ma non sono ancora al top».

Dove «lavora»?

«Al campo di Trento. Oltre a me, c’erano Floriani, Bonvecchio, la Baldessari e mancava Chesani. Spesso si uniscono i fratelli Crippa».

Soddisfatt­o del risultato azzurro?

«Chi avrebbe detto che saremmo arrivati all’ultima gara davanti alla Gran Bretagna? È stato bello seguire la 4x400 in curva con tutti i compagni».

Sesto ai Mondiali juniores di Bydgoszcz 2008, quarto agli Europei under 23 di Ostrava 2011, poi tra i grandi semifinali­sta in due Europei e agli ultimi Mondiali di Mosca: è pronto per l’ultimo salto di qualità?

«Per quest’anno pochi appuntamen­ti, ma mirati. Entrare tra i migliori otto a Pechino non sarà facile, ma non impossibil­e. Anche se il mio mirino è su Rio 2016: dimostrerò di essere un vincente».

 ?? COLOMBO ?? Giordano Benedetti, 26 anni, batte il francese PierreAmbr­oise Bosse, 23, nella volata che ha deciso gli 800 agli Europei a squadre di Cheboksary. L’1’45”11 della vittoria è il terzo crono di sempre per l’azzurro nella specialità: siglò il personale il...
COLOMBO Giordano Benedetti, 26 anni, batte il francese PierreAmbr­oise Bosse, 23, nella volata che ha deciso gli 800 agli Europei a squadre di Cheboksary. L’1’45”11 della vittoria è il terzo crono di sempre per l’azzurro nella specialità: siglò il personale il...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy