La Gazzetta dello Sport

Trionfo Abu Dhabi e festa italiana

Su Alvimedica vince l’ultima tappa: dopo 17 anni successo tricolore al Giro del Mondo

- Gian Luca Pasini

ustin Slattery, irlandese al quarto giro del mondo, si mette al collo la medaglia di cartone che gli allunga la figlia. «Dad numero 1», c’è scritto sopra. Justin stringe forte la piccola a cui mancano una serie di dentini da latte. È il premio forse più bello dopo otto mesi di mare. Di fianco il suo skipper, Ian Walker, inglese che sorride e ripete. «Adesso si può dire è fatta. E’ fatta», due medaglie olimpiche (argento nel 1996 e nel 2000, con 470 e Stelle) e una d’oro come allenatore, celebra un’altra prima volta: ha portato il giro del mondo in equipaggio negli Emirati Arabi Uniti. «Lo posso dire ora. Per scaramanzi­a negli ultimi mesi non ho voluto vedere, né toccare questa coppa, ma adesso finalmente la posso prendere in mano». La passa ai compagni di avventura a cominciare da Adil Khalid, 26 anni, al suo secondo giro del mondo che non smette di sventolare con orgoglio la bandiera del suo Paese che con questo successo entra di diritto nel gotha della vela mondiale. Primo Paese asiatico e mediorient­ale a potersi fregiare della Volvo Ocean Race. «Voglio ringraziar­e tutti i componenti del team - aggiunge Walker, nel suo passato anche un paio di Coppe America, una delle quali con il team gardesano di +39 che andò in acqua a Valencia nel 2007 -. Rivivo il film della mia vita velica: la prima regata, la prima vittoria su una deriva, la prima volta che sono salito su una barca del giro del mondo (questa è la sua terza esperienza, ndr). Gli errori che ho fatto, le cose che ho imparato. E’ chiaro che quando incominci sogni sempre di arrivare a gustarti un momento come questo. E’ quello che è accaduto a noi in questa ultima tappa: sapevamo che per perdere il giro avremmo dovuto oltre che ritirarci prendere anche una penalità e quando risalivamo il fiume, per arrivare in città, quando nulla poteva più accadere, in quell’aria piatta, con poco vento, ci godevamo intensamen­te il momento».

40 MILA MIGLIA «Quasi 8 mesi in mare, quasi 40 mila miglia percorse, tutti gli allenament­i, i sacrifici - continua Walker, 45 anni -. E adesso vedi il premio di tutto quel lavoro. Anche se non è ancora finita. Gli Emirati hanno solo una quarantina di anni di storia, si può ben capire che per loro questo sia un grande ri-

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REUTERS Abu Dhabi ha vinto la Volvo Ocean Race alla seconda partecipaz­ione

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