La Gazzetta dello Sport

La Grecia rilancia e l’Ue prende tempo «L’intesa ci sarà»

Slitta ma sul nuovo piano leader ottimisti Le Borse ci credono: Atene vola a +9%, Milano+3,4%

- Daniele Vaira

In migliaia si sono radunati, ieri notte con bandiere e striscioni in piazza Syntagma ad Atene davanti al Parlamento. Il popolo greco ha voluto far sentire il suo “tifo” al governo Tsipras, ma anche la sua richiesta: restare nell’Ue. A Bruxelles il primo tempo dei negoziati «finali» è stato positivo. L’accordo con i creditori non c’è stato, ma i progressi potrebbero spianare la strada ad un’intesa in settimana. Pur essendo arrivate tardi — tanto che né le istituzion­i né l’Eurogruppo hanno potuto esaminarle — le nuove proposte greche sono viste come una «buona base su cui lavorare». Servirà quindi un altro Eurogruppo e una nuova consultazi­one tra i leader della zona euro, che si sono confrontat­i ieri fino a tarda notte con Tsipras senza prendere decisioni. Dichiarazi­oni conciliant­i pur tra mille nodi da dirimere. «L’obiettivo è trovare un’intesa in settimana», come ha ribadito il presidente della Commission­e Ue, Jean-Claude Juncker. Una carezza al premier greco Alexis Tsipras, ribadita davanti agli obiettivi fotografic­i. Una linea ribadita dal ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis su Twitter: «Lavoriamo a un accordo che risolva la crisi e mantenga l’Europa intatta». E in serata c’è stato l’appello anche del presidente Ue Martin Schultz: «Tsipras prenda la mano che i creditori gli hanno teso».

IL FUTURO Il tempo vola. Entro il 30 giugno Atene deve rimborsare 1,55 miliardi di euro al Fondo monetario internazio­nale pena il default. E per ricevere gli aiuti si lavora sui dettagli. La

PRESIDENTE COMMISSION­E UE Grecia è pronta ad accettare tagli al deficit per 7 miliardi senza toccare pensioni e stipendi. Si parla di nuove tasse su i ricchi, un aumento dell’Iva su alcuni prodotti (non sull’elettricit­à). Per il premier Matteo Renzi «Atene deve far fronte ai suoi impegni economici, ma anche l’Ue deve far fronte ai suoi obblighi morali nei confronti di un Paese come la Grecia», anche perché «è in discussion­e il tipo di comunità che vogliamo per il nostro futuro». Nonostante il nuovo rinvio i mercati credono nella possibilit­à di un’intesa: le Borse europee hanno archiviato la seduta in positivo, guidate da Atene che ha messo a segno un +9%. Bene anche Milano (+ 3,47%), Madrid (+4%), Parigi e Francofort­e (+3,8%).

LA FASE DUE Nei giorni in cui si cerca di evitare l’uscita della Grecia dall’euro, l’Eurozona prepara il piano per diventare più forte in dieci anni, anche di fronte agli shock finanziari. I quattro presidenti Juncker (Commission­e Ue), Tusk (Consiglio), Draghi (Bce), Dijsselblo­em (Eurogruppo), coadiuvati da Schulz (Parlamento Ue), hanno anticipato la presentazi­one del rapporto a cui lavoravano da un anno e che prevede un’integrazio­ne più stretta dei Paesi che condividon­o la moneta unica. Si vuole far funzionare meglio un sistema che oggi procede a più velocità. La ricetta è un piano con scadenza 2025 per dare «una reale unione economica e monetaria che offrirà ai Paesi dell’Eurozona un’area di stabilità e prosperità».

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