La Samp di Zenga parte con la visita alla Madonna
1Da oggi doriani in ritiro, a fine mese il preliminare di coppa. E Okaka resta: «Mai detto di voler andar via»
Estrosa e coraggiosa. La nuova Sampdoria sta nascendo a immagine e somiglianza del presidente Massimo Ferrero e del nuovo tecnico Walter Zenga. Il sogno blucerchiato con vista in Europa è tutto da costruire, perché la stagione nasce all’insegna della discontinuità: nuova guida tecnica, come detto, e molti nuovi sorrisi, a partire da quelli di Moisander, Brignoli, Barreto, Bonazzoli e Cassani, impegnati ieri mattina nei test medici. Oggi al raduno ci sarà anche Puggioni, presto poi dovrebbe arrivare Fernando, il colpo di qualità del presidente Ferrero, che sta cercando di strapparlo allo Shakhtar.
PARTENZA SPECIALE Il primo passo sarà in salita. Stamattina la Sampdoria raggiungerà la vetta del monte Figogna, nella periferia nord di Genova, e farà visita al Santuario della Madonna della Guardia. Messa e pranzo prima di salire tutti sul pullman in direzione Ponte di Legno, dove i blucerchiati affronteranno le fatiche dei primi dieci giorni di ritiro, con quattro amichevoli: il 5,6 e 10 luglio contro rappresentative locali, l’11 contro una squadra sammarinese. Oggi è improbabile la presenza in Valpolcevera di Ferrero, impegnatissimo nelle operazioni di mercato, ma proprio il presidente ha voluto fortemente caratterizzare in questo modo l’avvio della stagione.
STUDIO Chi vuol dare un’impronta decisa alla nuova Samp è Walter Zenga, motivatissimo e irrefrenabile, pronto a plasmare la squadra con le sue idee e a fare in fretta. A fine mese è in programma il preliminare per l’Europa league, il primo grande appuntamento da non fallire. In ritiro il tecnico studierà i nuovi arrivi e pure qualche elemento di rientro dal prestito ad altre società. Krsticic, Salamon e Campaña potrebbero diventare utili rinforzi, così come potrebbe stupire il giovanissimo (17 anni) terzino portoghese Pedro Pereira, prelevato dal Benfica. Okaka nel frattempo si chiama fuori dal mercato: «Non ho mai detto di voler andare via».
CERTEZZE Il finlandese Moisander, arrivato dall’Ajax, e il paraguaiano Barreto, strappato al Palermo, saranno le pedine esperte per consolidare la formazione in Europa, l’argentino Correa il talento emergente, al punto che Zenga starebbe studiando una modifica tattica, partendo dal 4-31-2 e non dal previsto 4-3-3 proprio per regalargli maggior spazio. Palombo e Viviano sono le colonne su cui appoggiare tutta l’opera. Eder e Soriano i veri interrogativi: dopo l’addio di Eto’o, sul mercato ci sono i due gioielli approdati proprio la scorsa stagione in azzurro. La loro partenza aprirebbe un vuoto importante in un attacco dove Muriel non ha ancora raggiunto una vera e propria consacrazione.
ARMI Il sorriso di Zenga, però, fa da garanzia. La sua voglia di conquistare il calcio italiano, dopo tante esperienze accumulate in giro per il mondo, sarà la leva utile per sollevare le ambizioni blucerchiate. La conoscenza di un ambiente che lo ha visto protagonista in campo, e che gli concede per questo un credito importante da parte della tifoseria, gli regala un vantaggio importante, la vetrina europea una grande iniezione di entusiasmo. Estro e coraggio a lui non mancano, dovrà trasferirlo alla squadra.
LE CHIAVI Il nuovo tecnico è motivatissimo: il suo passato a Genova lo aiuterà con i tifosi Eder e Soriano i punti interrogativi, il giovane Correa è il talento emergente