Cosentino invece nega e non vede l’ora di scappare
Al gip, l’ex a.d. del Catania ha rigettato ogni accusa. Ora vuole tornare in Argentina. Al suo posto Milazzo
Il primo ad arrivare in tribunale è stato l’ormai ex amministratore delegato del Catania, Pablo Cosentino, accompagnato dal suo avvocato, Carmelo Peluso. Erano le 8.30, fuori dal Tribunale il solito via vai di un giorno qualunque, pochi tifosi. Cosentino è entrato dalla porta secondaria ed è salito al terzo piano per re- carsi nell’ufficio del Giudice per le indagini preliminari, Fabio Di Giacomo Barbagallo. Un rapido sguardo con Pulvirenti incrociato nei corridoi, ma nessuna parola fra i due. L’interrogatorio di garanzia è durato un’ora e mezza esatta, l’argentino è poi uscito da una porta secondaria, si è attardato un po’ prima di varcare l’uscio per essere sicuro che fuori ci fosse già l’auto pronta a portarlo lontano dai giornalisti. Una gran voglia di fuggire, non solo dal tribunale ma proprio dall’Italia, in Argentina o a Miami (dove ha la residenza) purché lontano dalla città che non lo ha mai amato. E che non lo rimpiangerà. Impellizzeri, il presunto «mediatore» per le partite comprate, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
FOLLIA Cosentino arrivò a Catania subito dopo il magnifico ottavo posto di Maran e Gasparin. E in due anni con lui in sella il Catania è passato dal miglior campionato della sua storia al baratro di una probabile Lega Pro (se non peggio). «Cosentino - spiega l’avvocato Peluso - ha negato qualunque ad- debito e ha aggiunto che se tutto questo è vero, è stata una follia. Ha chiarito alcune intercettazioni, non più di due o tre quelle che lo riguardano e di poca importanza. Lui non sapeva nulla di nulla e ha aggiunto che fare qualcosa del genere avrebbe significato l’ammissione di un fallimento sportivo. Dagli atti Cosentino rimane solo sullo sfondo, non ci ha messo soldi e non era lui a decidere. Chiederò al più presto la sua scarcerazione. Oggi scade il suo contratto col Catania, dalla carica di a.d. si era già dimesso e appena gli daranno il permesso di partire tornerà a lavorare in Argentina».
EX A.D. CATANIA MILAZZO Ieri l’assemblea dei soci del Catania ha nominato Carmelo Milazzo nuovo amministratore unico sostituendo così il precedente consiglio d’amministrazione. Un passaggio indispensabile per l’iscrizione al campionato per la quale oggi scadono i termini del pagamento della fidejussione di 800 mila euro. Il 10 luglio la Covisoc darà una prima valutazione. Le società avranno 4 giorni di tempo per correggere eventuali contestazioni. Il 15 luglio la Cosivoc darà il parere finale. Proprio Milazzo aveva dovuto cedere un anno addietro la carica di a.d. a Cosentino.