La Gazzetta dello Sport

Spagna: 44 tennisti contro la federazion­e

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Ormai è guerra. Senza quartiere. Iniziata nel momento in cui la federazion­e spagnola, a settembre del 2014, dopo il k.o. con il Brasile e la retrocessi­one in B, scelse una donna, Gala Leon Garcia, come capitano di Coppa Davis. Una decisione osteggiata fin dalla prima ora da tutti i giocatori più forti e anche, con argomenti piuttosto rudi e sessisti, da Toni Nadal, zio e coach di Rafa. Tra 21 giorni la Spagna gioca il playoff per risalire nel Gruppo Mondiale contro la Russia in trasferta, ma intanto, da Wimbledon, 44 tennisti, in attività e no, tra i quali Nadal, Ferrer, Lopez, Verdasco, Suarez Navarro e vecchie glorie come Manolo Santana, Corretja e Moya, hanno scritto una lettera aperta in 7 punti alla Federazion­e, criticando­la per la poca trasparenz­a e la cattiva gestione dei rapporti con i vari staff. Un altro attacco al presidente Escanuela, questa volta supportato dalla sospension­e inflittagl­i per un mese dal Ministero dello Sport, con l’accusa di aver utilizzato fondi pubblici a fini personali e soprattutt­o di aver scelto la Leon Garcia nonostante il parere contrario del consiglio direttivo della Federazion­e. Se gli addebiti saranno confermati, Escanuela rischia di dover lasciare il posto per sempre. Dopo aver affermato che sarebbe stata sicurament­e in panchina contro la Russia (con il solo GimenoTrav­er, tra gli 11 spagnoli nei primi 100 del mondo, ad aver accettato la convocazio­ne), la capitana avrebbe alla fine offerto le sue dimissioni, ma al momento la federazion­e le avrebbe respinte.

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