La Gazzetta dello Sport

Mancio amaro aspetta il terzino «Sì, Zukanovic sarebbe servito»

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«Zukanovic ci serviva... ma ormai è di un’altra squadra». Il Mancio non l’ha digerita bene. No. Zuka gli serviva sì, adesso lancia il brillante Dimarco ma nei suoi piani gli si è creato uno scompenso proprio su quella fascia lì. «Adesso abbiamo Dimarco – riprende il tecnico –: è l’unico mancino in squadra. È un ragazzo che ha buone qualità ma ovviamente deve crescere. Ha superato Santon e Nagatomo? Solo perché è mancino e ovviamente si trova meglio lì. Poi chi sarà più in forma giocherà di più».

FUORI 4 O 5 Santon e Nagatomo, contro il Carpi, si fanno la ripresa con le cosiddette riserve. Segnali. Perché la lista dei 25 che si andrà a fare per il campionato sarà da dentro o fuori per molti. «Shaqiri? Vediamo cosa succederà, in Cina magari andremo tutti...». Dipenderà dal mercato, ovvio. Perché tutti no, non ci andranno. C’è una doppia lista: quella per la tournée e quella per il campionato: nella prima, defezioni ci saranno; nella seconda, «4 o 5 rimarranno fuori, e per me è comunque un dispiacere perché abbiamo lavorato tanto e bene anche se altro lavoro dovrà essere fatto in questo mese verso il campionato».

SETTEMBRE PERISIC La domanda è secca: quanto dovrà attendere per l’attaccante? «Le trattative sono un po’ difficili a volte. Una squadra forte che si priva di un giocatore forte deve prima prenderne un altro dello stesso livello quindi a volte si dilungano». Ed è vero: il Wolfsburg attende di acquistare un’altra punta. Altra domanda: l’Inter riuscirà ad avere Perisic per il 18? E Mancio: «Di settembre? (ride, Non so quando, se arriverà. Ma comunque non verranno in Cina i giocatori che arriverann­o dopo per una questione di visti». KONDO, KOVA, JUVE Servono altri giocatori di personalit­à. «La società sta lavorando e ha lavorato bene fino ad oggi e credo che alla fine arriverann­o». E Kondo? «È un giocatore molto bravo, è giovane, deve imparare tanto. Può migliorare molto, credo che abbia cambiato metodo di preparazio­ne, quindi ha fatto un po’ di fatica, ha fatto vedere cose buone. Kovacic regista? Era la prima partita. Deve trovare la posizione migliore, movimenti migliori. Ha fatto una discreta gara. Può essere il suo futuro? Dipende da lui. Ha le qualità per giocare lì. Ma un giocatore che sta lì deve sbagliare pochi palloni e recuperarn­e tanti. Deve crescere ma può farcela». Poi, su Twitter, fa l’in bocca al lupo al Carpi per la Serie A e si sofferma sulla Juventus. «Juve più vicina? Sarà la squadra da battere, perché vince da tanti anni».

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