Lite col poliziotto Denunciato De Laurentiis
(g.m.) Aurelio De Laurentiis è stato denunciato per aggressione e lesioni da un agente di Polizia che era in servizio all’aeroporto di Capodichino l’11 luglio mentre il presidente del Napoli si stava imbarcando su un volo per Verona, così da raggiungere il ritiro di Dimaro. Le telecamere a circuito chiuso dell’aeroporto hanno ripreso l’accaduto. Questa la ricostruzione fornita dal segretario nazionale del Silp, una delle sigle sindacali della Polizia, Tommaso Delli Paoli: «Il presidente del Napoli era stato autorizzato a transitare dal varco riservato ai piloti, insieme ai suoi numerosi ospiti, ma di fronte al diniego da parte dei poliziotti di trasportare i suoi bagagli o di concedergli di arrivare nei pressi dell’aereo con il suo mini van, ha prima insultato gli agenti e poi ha messo il gomito al collo di un poliziotto, che ha fatto ricorso alle cure mediche con una prognosi di cinque giorni». per arrivare dall’Udinese ed è Allan: l’agente a Milano ieri ha definito il suo passaggio al Napoli. Sarri lo reputa fondamentale anche se non lo ammette: «Mi stanno sulle... scatole gli allenatori che parlano di mercato. Io ho 25 giocatori qui e per me sono i migliori in Italia».
RICHIESTE Il cantiere è aperto, dunque. Con Hamsik finalmente destinato al suo ruolo naturale, quello di mezzala sinistra, e Insigne che potrebbe ritagliarsi un posto sulla trequarti: «Marek e Lorenzo mi hanno chiesto di giocare in queste posizioni, hanno le caratteristiche per ricoprire bene quei ruoli». Un ritorno al passato per entrambi. Ma l’indicazione più divertente è arrivata da Mertens: «Mi ha detto che può giocare in tutti i ruoli dell’attacco». E non scherzava. Mertens può fare il trequartista, la seconda punta e l’esterno del tridente, ruolo che gli si addice di più. Quel che Sarri non dice è la possibilità di partire anche con un albero di Natale, con Mertens e Insigne alle spalle di Higuain o Gabbiadini, che insieme formeranno la coppia del 4-3-1-2. Sarri lo stratega studia e garantisce: «Alla fine di questa avventura sarò felice se la squadra avrà sempre dato il 101 per cento…».