La Gazzetta dello Sport

Nucleare, Obama apre a Mosca: «Un aiuto»

Presidente Usa sui negoziati: «Putin? Mi ha sorpreso» E l’Iran: «Faremo la nostra parte»

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Il giorno dopo lo storico accordo sul nucleare è stato il momento dedicato alle confidenze. Il primo a parlare è stato il presidente americano Barack Obama al

«La Russia è stata d’aiuto — ha detto sul ruolo di Mosca al tavolo dei negoziati —. Devo essere onesto non ne ero sicuro considerat­e le differenze sull’Ucraina», ha spiegato Obama, aggiungend­o di essere «rimasto sorpreso da Putin. Senza accordo si rischiava una guerra». Soddisfatt­o il presidente iraniano Hassan Rohani: «L’accordo è una vittoria legale, tecnica e politica. Non saremo più chiamati una minaccia mondiale». Per dare il via all’attuazione dell’accordo sul programma nucleare iraniano adesso «ci vorranno circa quattro mesi a partire da ora», ha spiegato il ministro degli Esteri Mohammed Javad Zarif arrivato a Teheran da eroe ieri in una città in festa: «Prenderemo le misure che ci spettano e loro faranno la propria parte». L’accordo, a suo giudizio, «mette fine a una crisi costruita in modo artificial­e». La bozza di risoluzion­e è stata già presentata al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il voto del testo potrà avvenire già all’inizio della prossima settimana. A quel punto dovranno passare 90 giorni. E l’intesa apre sviluppi anche commercial­i, come ha fatto capire il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius. «Mi recherò in Iran, ci sono prospettiv­e interessan­ti per le aziende transalpin­e». E pure il Regno Unito sembra intenziona­to a riaprire la propria ambasciata a Teheran prima della fine dell’anno.

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EPA Due cittadine iraniane festeggian­o a Teheran l’accordo sul nucleare con le foto del ministro degli esteri Zarif e il presidente Rohani

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