La Gazzetta dello Sport

C’è pure Menez Così la trequarti rischia l’ingorgo

Candidati per quel ruolo: da Bonaventur­a a Honda e Suso, serve sfoltire

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La stagione è iniziata dietro le quinte, perché l’intervento chirurgico a cui si è sottoposto l’11 giugno, a causa di una recidiva di ernia discale, l’ha costretto a una tabella di recupero personaliz­zata che non gli ha permesso di allenarsi assieme ai compagni, né ovviamente di prendere parte alle prime amichevoli. E’ l’estate un po’ così di Jeremy Menez (tra l’altro il sostiene che il Liverpool per lui potrebbe offrire 15 milioni), e non si tratta solo di una questione fisica. Da quando Mihajlovic ha chiarito che il sistema di gioco sarà il 4-31-2, e soprattutt­o da quando il Milan ha messo a libro paga Bacca e Luiz Adriano, la domanda ricorre spesso: che ne sarà di Jeremy? Paradossal­e, per uno che è stato il capocannon­iere della squadra. La logica dice che, se staranno entrambi bene, difficilme­nte i due neoacquist­i verranno confinati in panchina. Resta allora valida la frase di Mihajlovic il giorno del raduno: «Menez può fare il tre- quartista o la seconda punta, dipende dagli avversari che incontrere­mo».

INSERIMENT­I Va detto che Sinisa ama i trequartis­ti di movimento e di inseriment­o, e Menez ha nell’imprevedib­ilità una delle doti migliori. Il problema sarebbe probabilme­nte l’equilibrio, perché il francese spesso non arretra nemmeno di un metro quando il Milan perde palla. E la squadra non può permetters­i tre punte che non coprono. Ci si può lavorare su, ovvio. Ma il punto è un altro: Jeremy sulla trequarti è un’idea, un’opzione, ma non la base di partenza. In quei metri, infatti, c’è un certo affollamen­to. Al di là dei primi test, in cui ha giocato mezzala, la maglia da titolare al momento è di Bonaventur­a, che in quanto a equilibrio è il numero uno. Prima alternativ­a Honda, che finalmente potrebbe giocare nel suo ruolo naturale dopo un anno e mezzo a fare su e giù in fascia. Ma attenzione anche a Bertolacci, uno a cui piace inserirsi, e coi tempi giusti. L’ipotesi non è da scartare. Al netto di possibili cessioni, la lista continua con Suso, che su quelle zolle ha giocato le prime due partite, e che ha dimostrato di trovarcisi benone. Poi c’è Verdi, che a Empoli faceva, appunto, il trequartis­ta. Infine, c’è pure Ibra: se arrivasse lo svedese, in qualche partita potremmo vedere un tridente pazzesco con Zlatan qualche metro indietro. Che ingorgo.

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Il francese Jeremy Menez, 28 anni, e il giapponese Keisuke Honda, 29
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FORTE

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