«Roma in A-2, una fine scritta»
Rassegnazione dei grandi ex: «Rispetto per Toti, ma questo movimento non funziona»
L’Acea «riparte dai giovani e dal territorio», recita il titolo del comunicato ufficiale della Virtus. Versione soft di un epilogo che, forma a parte, non cambia la sostanza: niente più Serie A a Roma, con la Capitale che esce dai radar del massimo campionato italiano. Ripartirà dalla A-2 per scelta e, almeno nell’immediato, con l’idea di rimanerci. « La nuova squadra dedicherà grande attenzione alla crescita e alla valorizzazione di giovani talenti sportivi e punterà ad aumentare ulteriormente il radicamento del club nella città di Roma», fanno sapere dal club del presidente Claudio Toti. Insomma, nobili obiettivi, ma non certo il manifesto di una società intenzionata a competere per alti risultati sportivi.
PASSATO... Valerio Bianchini, coach dello storico scudetto della Virtus, è tranchant: «Mi pare più il programma di un club di provincia che della squadra della Capitale». Anche se non tutti i mali vengono sempre per nuocere. «A volte staccare la spina è preferibile all’accanimento terapeutico - prosegue il Vate -. Meglio ricominciare riprogrammando, come ha annunciato la Virtus, a partire dai giovani». Ma il dubbio permane. «Bisogna anche considerare che a Roma c’è già una società che lavora con e sui giovani ed è la Stella Azzurra», fa notare Bianchini. Qualche rammarico per la scomparsa della Serie A da Roma? «Direi di no - ammette l’ex coach dello scudetto -. Nonostante i miei lunghi trascorsi, la Virtus mi ha completamente escluso».
E PRESENTE Da un allenatore all’altro. Reduce da due stagioni all’Acea, Luca Dalmonte è di- spiaciuto. «Scompare la Serie A da Roma,come già successo a Treviso, Siena e Bologna sponda Fortitudo», allarga le braccia. «Una situazione di fronte alla quale provo rammarico e tristezza - assicura -. Ma anche tanto rispetto per la decisione presa dal presidente Toti, perché quando si parla di soldi bisogna aver riguardo innanzitutto di quelli degli altri». Una cosa è certa: l’anno prossimo Dalmonte non ci sarà. « Ieri (mercoledì, ndr) ho avuto un faccia a faccia con il presidente. Gli ho detto che per la Serie A, vista la stima nei suoi confronti e l’affetto per il club e la città, sarei stato pronto a fare un sacrificio, ma per la A-2 proprio non me la sento».
GLI EX Strade che si dividono, insomma, come a suo tempo si divisero anche quelle di Roma e di Boscia Tanjevic. «La decisione presa da Toti? È pari all’inte-