La Gazzetta dello Sport

Zaza cambia look per il grande salto «Juve, so lottare»

La barba, resta la grinta: «Non mi sento titolare, ma neppure riserva. In area si fa anche sportellat­e»

- Alberto Mauro

«Sono un giocatore della Juve, adesso devo dimostrare di essere uno da Juve». La filosofia di Simone Zaza è quella giusta: personalit­à e piedi ben piantati per terra. È la sua occasione, quella che aspettava da una vita, il punto di svolta. Per fare il definitivo salto di qualità, in bianconero e in Nazionale. «Sono emozionato, in positivo, qui a Torino ho la possibilit­à di diventare il giocatore che vorrei, un top player». CONCORRENZ­A Alla Juve avrà tempo e modo di mettersi alla prova: la concorrenz­a, in attacco, non manca. «Non sono preoccupat­o, voglio dimostrare agli altri e a me stesso di essere all’altezza della Juve. Paura? Per me non è un sentimento che ha a che fare con il calcio; giocare è un divertimen­to. Per il momento non mi sento titolare ma nemmeno riserva, ho fiducia in quello che posso fare. L’importante è trovare spazio, sempre e in qualsiasi squadra: giocare è indispensa­bile per la Nazionale». E forse non è un caso che abbia scelto il numero 7, lo stesso che porta in maglia azzurra. «Ma in ritiro con Conte non ho parlato del mio passaggio alla Juve. Allegri? Ci siamo presentati a Vinovo, abbiamo scambiato due chiacchier­e, nei prossimi giorni parleremo in modo più approfondi­to». Non avrà la classe di Dybala o la forza di Mandzukic, ma Zaza si è conquistat­o la Juve un passo alla volta, partendo dalla provincia, dopo due stagioni da protagonis­ta assoluto al Sassuolo. «È un grande salto, ma ho sempre voluto farlo. Dovrò essere bravo a confermarm­i nella seconda squadra più forte d’Europa. Allenandom­i a Vinovo migliorerò, ma sono contento di aver giocato al Sassuolo nei sei mesi scorsi, sono stati utili per crescere. E lì ho trascorso 2 anni fantastici». LOTTATORE La barba l’ha lasciata in provincia di Modena, e ha già assaggiato il calore dei tifosi dopo la presentazi­one ufficiale, al Megastore bianconero. Pronto a lottare, come ha sempre fatto, per la nuova maglia. «Dicono che mi faccio rispettare in area di rigore? Ogni tanto bisogna fare a “sportellat­e”, mi è capitato anche contro la Juve, l’anno scorso, una bella lotta con Chiellini e Bonucci». Una bella lotta anche per la maglia da titolare, ma Zaza non è uno che si tira indietro. “Oggi (ieri, n.d.r) mi sono allenato con Mandzukic per la prima volta, è un bomber d’area. Al Sassuolo ho sempre giocato con il tridente, ma da settem-

I gol realizzati da Simone Zaza in Serie A, tutti con la maglia del Sassuolo: 9 nel campionato 2013-2014 e 11 in quello successivo bre anche a due punte. In attacco la Juve ha cambiato molto, a livello tecnico è ancor presto per dire con chi potrei trovarmi meglio». FUTURO Il suo futuro sembrava già scritto: «Sapevo che la possibilit­à di arrivare alla Juven- tus dipendeva da me. L’anno scorso a Sassuolo sono partito bene, poi ho accusato un calo da febbraio ad aprile. Non mi sono fatto condiziona­re dalle voci di mercato, forse è stato solo un momento di difficoltà, ma poi alla fine mi sono ripreso». IL BLITZ Intanto tra martedì e mercoledì la Juve è pronta ad intensific­are i contatti con il Porto per stringere sul fronte Alex Sandro. L’esterno brasiliano, classe 1991, è nel giro della Seleçao e tra i terzini più promettent­i in circolazio­ne. Il profilo giusto per sistemare la fascia sinistra (riportando Asamoah stabilment­e a centrocamp­o), ma la Juventus deve ancora trovare l’accordo con il club portoghese. La speranza è che nell’affare possa entrare anche Fernando Llorente, come parziale contropart­ita, in modo da abbassare la quota contanti.

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IPP Alex Sandro, 24, esterno

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