La Gazzetta dello Sport

Bartomeu-Laporta C’è l’election day a Barcellona E Pogba aspetta

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Elezioni con vista su Pogba. A Barcellona il presidente in carica Bartomeu e lo sfidante Laporta si giocano la poltrona tirando per la maglia il giocatore della Juve. Ariedo Braida, d.s. dei catalani, ha trovato un accordo informale con l’amministra­tore delegato bianconero Marotta, il procurator­e del giocatore, Raiola, si è pronunciat­o per Laporta, un imbarazzan­te per il futuro. Perché Bartomeu resta favorito in queste elezioni altamente politicizz­ate e difficili da decifrare. Un favorito però c’è ed è Bartomeu. I catalani sono strani, ma il Triplete calma molti i nervi dell’uomo che a gennaio ha indetto elezioni anticipate anche per stemperare la tensione crescente intorno a Messi e Luis Enrique. I DUELLANTI Gli aventi diritto al voto sono oltre centomila, difficilme­nte però si arriverà a toccare quota cinquantam­ila: la data scelta per decidere la prossima guida del Barça è piuttosto infelice. Molti giocatori, che pure sono soci, non voteranno. Non voterà Messi, voterà Piqué, voterà Luis Enrique, e Xavi ha detto interrompe­rà le vacanze a Ibiza proprio per votare. Laporta ha carisma e appoggi, Bartomeu ha il potere delle vittorie appena consumate. Quanto a Pogba, la gente a Barcellona pensa che Paul arriverà alla fine della prossima stagione, in ogni modo. Perciò è difficile che l’ingaggio del francese diventi l’ago della bilancia. Peserà piuttosto l’orientamen­to politico di chi andrà a votare e la catalanità estrema di Laporta, deciso sostenitor­e dell’indipenden­tismo. Dovendo fare i conti con l’intesa raggiunta fra Marotta e Braida, Laporta per Pogba si è rivolto all’onnipotent­e Raiola e chissà se questo sarà sufficient­e. E’ uno schema già seguito nel 2003, quando sbandierò l’ingaggio di Beckham poi portato da Florentino Perez a Madrid, ma si consolò con Ronaldinho. Laporta ha dalla sua la grande bellezza passata, Rijkaard e l’avvento di Guardiola. Bartomeu può contare sull’attuale splendore e non è poco. Un po’ di Italia, juventino Pogba a parte, si dà battaglia in questa elezione. Un po’ di Milan, ad essere precisi: Albertini è nella squadra di Laporta con Abidal, Braida è uomo di Bartomeu. NOMI E DESIDERI Ci sono altri due candidati in gioco: Benedito e Freixa, ex portavoce di Bartomeu. Quest’ultimo si è discostato dagli avversari e come nome di cartello per la campagna elettorale ha scelto quello di Verratti, mentre Benedito si è uniformato al trend Pogba. Promesse a parte, i due outsider potrebbero rosicchiar­e voti qua e là, ma difficilme­nte la loro presenza sarà decisiva. Importante invece il numero dei votanti: se alle urne andranno in tanti, forse l’esito potrebbe diventare più incerto, ma Bartomeu era in netto vantaggio al momento della raccolta firme per la candidatur­a. Si vota oggi dalle nove di mattina alle nove di sera. Risultati nella notte.

 ?? EPA E REUTERS ?? Josep Maria Bartomeu, 52 anni, e Joan Laporta, 53: Bartomeu è subentrato a Rosell alla presidente del Barcellona
EPA E REUTERS Josep Maria Bartomeu, 52 anni, e Joan Laporta, 53: Bartomeu è subentrato a Rosell alla presidente del Barcellona
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