La Gazzetta dello Sport

Wallace riparte da Carpi Ecco la seconda chance per il «nuovo» Maicon

Destro brasiliano arriva in prestito dal Chelsea Nell’Inter «mazzarrian­a» lasciò il segno per... un fallo su Cerci

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«Il mio punto forte è la fase offensiva, devo migliorare nella marcatura delle ali avversarie». Sembrava la classica frase da presentazi­one. «Tifavo questa squadra da sempre, avevo il poster del capitano in cameretta, andavo allo stadio a tifarla con i miei». Invece Wallace quel 29 agosto 2013 aveva avvertito tutti ad Appiano Gentile. Forse qualcuno non gli credette o qualcun altro non gli diede peso. Ci pensò lui una domenica sera, il 20 ottobre. Con l’Inter in vantaggio a Torino contro i granata 3-2, a un minuto dalla fine, travolge Alessio Cerci che aveva il mento sulla linea laterale. Non sarebbe andato da nessuna parte. Ma era un’ala, aveva avvertito tutti. Dal calcio di punizione successivo di Bellomo arrivò il pareggio (Carrizo, dov’eri?). Le tracce del Wallace nerazzurro finirono lì, in quei 10 minuti più recupero. Prima, tutta la gara agostana di Coppa Italia contro il Trapani e un sacchetto di spiccioli contro Catania e Sassuolo. Mai titolare in campionato insomma. NUOVO INIZIO Riparte da Carpi. Anzi, parte da Carpi la sua carriera italiana. Il d.s. Sean Sogliano intende dare al brasiliano una seconda scelta

le presenze di Wallace con la maglia dell’Inter nella stagione 2013-14 (in panchina c’era Walter Mazzarri): 3 in campionato (tutte da subentrato contro Catania, Sassuolo e Torino) e una in Coppa Italia contro il Trapani nel nostro calcio. Due anni fa arrivò con l’etichetta di nuovo Maicon. Francoboll­o pesante, specie se vesti la maglietta nerazzurra. Dopo un’annata vissuta più che altro alla Pinetina che sui campi della Serie A (Walter Mazzarri smise di convocarlo nel girone di ritorno), il Chelsea lo ha girato ancora una volta in prestito, questa volta al Vitesse in Olanda. La mancanza di un passaporto comunitari­o obbliga i Blues a questa scelta da quando lo pescarono al Fluminense. Perché gli extracomun­itari in Premier League possono giocare solo se in possesso del permesso di lavoro. E nel caso dei calciatori viene assegnato se hai sommato un minimo di presenze con la tua nazionale. E Wallace si è fermato all’Under 20 brasiliana. Stop. OBIETTIVO CRESCERE Ben più frequente è stato l’utilizzo di Wallace in Eredivisie nell’ultima stagione. Ha giocato 23 volte tra campionato e coppa nazionale, segnando anche un gol contro il Dordrecht. Un centro che riassume perfettame­nte le sue qualità migliori: lunga accelerazi­one per sovrappors­i al compagno sulla fascia destra, passaggio e destro di prima intenzione sul secondo palo. Wallace si metterà a disposizio­ne di Fabrizio Castori con le migliori intenzioni che questa volta devono anche essere seguite dai fatti. Con il tecnico del Carpi lavorerà molto sui fondamenta­li difensivi e poi penserà ad attaccare. Con ogni probabilit­à sarà anche l’anima del Carpi neopromoss­o. Rivincita o scommessa, il d.s. Sogliano spera di aver pescato bene. Perché di «nuovi Maicon» arrivati e spariti nell’arco di uno sbadiglio ne è piena la storia della Serie A. E questa volta occhio alle dichiarazi­oni, Wallace.

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LAPRESSE Wallace interista nel 2013 col d.s. Piero Ausilio

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