Caso Ballerini: 5 anni dopo tutti assolti per lo schianto
L’accusa di omicidio per Sticchi Damiani, i vertici Aci-Csai e il patron del rally
Tutti assolti. A cinque anni dalla morte di Franco Ballerini, il tribunale di Pistoia pronuncia la prima sentenza sull’incidente al Rally Ronde Larciano del 7 febbraio 2010 che fu fatale al c.t. azzurro. Il processo, svolto con rito abbreviato, vedeva imputati il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, l’organizzatore della gara Riccardo Heinen e i sei membri del Consiglio direttivo della Csai che deliberarono l’introduzione obbligatoria del collare di sicurezza Hans nelle manifestazioni italiane un mese prima della gara in cui si verificò lo schianto di Ballerini, che partecipava per divertimento come navigatore del pilota Alessandro Ciardi su una Renault Clio R3. GHIGLIOTTINA L’accusa era di omicidio colposo: secondo l’ipotesi del pubblico ministero Luigi Boccia, il collare (che si applica al casco per evitare i «colpi di frusta») sarebbe stato infatti la vera causa della morte di Ballerini, avendo agito come una sorta di ghigliottina che provocò lo sfondamento della base cranica del c.t. della nazionale. Per avvalorare questa ipotesi, la Procura di Pistoia nel febbraio 2011 aveva anche ordinato la riesumazione del cadavere di Ballerini. Contestando il fatto che l’introduzione del dispositivo da parte della Federazione italiana non fosse stata accompagnata da un’adeguata campagna di informazione su come dovesse essere utilizzato. Dalle indagini, era inoltre emerso che durante l’iter legislativo le Sottocommissioni rally, sicurezza e medica dell’Aci- Csai avevano avanzato dubbi e obiezioni sulla nuova regola e sull’effettiva efficacia del collare al di fuori delle monoposto. Tanto che il pm aveva poi chiesto alla Federazione automobilistica internazionale se vi fossero stati studi specifici sull’adattabilità dell’Hans nei rally, ottenendone risposta negativa. MOTIVAZIONI Il giudice per l’udienza preliminare Alessandro Buzzegoli ha assolto gli otto imputati «perché il fatto non sussiste». Oltre a Sticchi Damiani e Heinen, anche Mario Colelli, di Brindisi; Innocenzo De Sanctis, di Rieti; Adriano Baso, di Verona; Bruno Longoni, di Carate Brianza; e i piloti Raffaele Giammaria e Oronzo Pezzolla, plurivincitori in varie categorie. Mentre Ciardi, che guidava l’auto su cui viaggiava Ballerini, era già stato prosciolto dopo la visione del camera car della vettura, che aveva dimostrato il suo estremo tentativo di evitare l’impatto a 80 all’ora, avvenuto contro il muro di una villa. Le motivazioni della sentenza verranno depositate tra 45 giorni. Possibile l’appello.