La Gazzetta dello Sport

Una Bottas da 20 milioni

La richiesta, in dollari, della Williams alla Ferrari per liberare il suo pupillo Trattativa da chiudere entro fine agosto. Ecco gli scenari possibili per la rossa

- Luigi Perna

Ormai si è capito che la Ferrari ha scelto. Ma c’è una certa distanza fra le intenzioni e i fatti. E nella trattativa per portare in rosso Valtteri Bottas, questa distanza è rappresent­ata da una cifra: 20 milioni di dollari, al cambio 18,5 milioni di euro. Cioè quello che ha chiesto la Williams per liberare il finlandese, sul quale può vantare un’opzione anche per il 2016. La diplomazia si è già messa al lavoro, per cercare di avvicinare domanda e offerta, ma l’accordo non è stato ancora trovato. Perciò l’affare non è fatto. La settimana del GP d’Ungheria (26 luglio) e quelle successive fino a Spa saranno decisive. Intanto Toto Wolff, manager di Bottas e azionista della Williams, è uscito allo scoperto. Facendo intendere di essere favorevole al trasferime­nto del suo assistito a Maranello: «Per ora c’è il 50 per cento di possibilit­à», ha ammesso il team principal della Mercedes a Silverston­e. WOLFF MEDIATORE? Non è difficile capire il perché. Bottas, alla terza stagione con la Williams, è uno dei piloti emergenti della F.1. Normale che Wolff e gli altri che lo assistono — l’ex iridato Mika Hakkinen e Didier Coton — pensino a un salto di qualità per lui. La destinazio­ne più logica sarebbe la Mercedes, consideran­do che Wolff è il capo del colosso tedesco. Ma i sedili delle Frecce d’argento sono occupati anche per il 2016 da Lewis Hamilton e Nico Rosberg (a meno di una clamorosa e imprevedib­ile rottura che scaturisca dalla lotta per il titolo) e quindi lo sbocco per Bottas deve essere altrove. La Ferrari rappresent­a l’opportunit­à ideale. Perché gli consentire­bbe di guidare un’auto competitiv­a e di vedere valorizzat­a oltremodo la propria immagine. C’è solo l’ostacolo dei soldi. E qui potrebbe intervenir­e la mediazione di Wolff, che conserva una certa influenza nella Williams. CONVENIENZ­A La richiesta di 20 milioni pone infatti forti dubbi sulla convenienz­a dell’operazione, malgrado l’ingaggio di Bottas sarebbe assai inferiore a quello di Kimi Raikkonen, che percepisce 12 milioni di euro premi esclusi. In fondo Bottas (sei podi nel 2014 e uno nel 2015) non ha ancora vinto un GP. Se l’affare saltasse, la Ferrari tornerebbe sul mercato. L’assalto a Daniel Ricciardo è perfino più complicato, per i vincoli con la Red Bull. L’ipotesi Nico Hülkenberg sarebbe praticabil­e, ma con Vettel si avrebbe poi una rossa tutta tedesca. Fra gli altri nomi, l’unico plausibile è quello di Jenson Button, che però ha 35 anni. Perciò a Maranello molti sono convinti che alla fine, nonostante i risultati, potrebbe restare proprio Raikkonen. Magari con una riduzione dell’ingaggio. Ma guai a dirlo a Kimi...

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