La Gazzetta dello Sport

Italia, sconfitta con il sorriso Passa la Russia ma è final six

La qualificaz­ione al sicuro prima del match, ampio turnover di Bonitta «Io voglio provare sempre a vincere ma è chiaro che devo guardare alle finali»

- Gian Luca Pasini

La sospirata, ma anche annunciata qualificaz­ione alle finali di Omaha della prossima settimana arriva da Hong Kong nel pomeriggio italiano quando la Cina supera il Giappone in uno dei tanti derby asiatici di questo World Grand Prix e certifica quello che si era già capito in queste prime partite del 2015: la giovane Italia di Marco Bonitta si è meritata di entrare fra le migliori 6 squadre del pianeta, certificaz­ione di una crescita maturata negli ultimi anni che fa del nostro movimento uno dei primi del Mondo e confermata dal cammino dell’Italia in questo torneo in cui le azzurre sono state in campo a giocarsela alla pari con tutte, come accaduto anche ieri con la Russia che ancora doveva centrare il pass per gli Stati Uniti.

TURNOVER

Così

Bonitta ha mandato in scena il più classico dei turnover schierando le sorelle Bosetti come schiacciat­rici e con Sorokaite in campo al posto di Diouf, oltre al solito giro dei centrali. Ma nel corso della serata il ct azzurro ha dato spazio praticamen­te a tutte le sue giocatrici, dimostrand­o che aveva già iniziato a pensare alle finali del Nebraska della prossima settimana. E così già in mattinata aveva previsto una razione di pesi per Arrighetti e compagne per farsi trovare pronte all’appuntamen­to, dove l’azzurro è tornato per la 12a volta nella sua storia. E dove vorranno fare bene le azzurre. Come hanno provato a fare bene ieri. Anche se Marco Bonitta ha pensato a centellina­re le forze per il lungo viaggio aereo e cercando di recuperare tutti gli acciacchi fisici. «Ma porca miseria — ha sbottato Indre Sorokaite, miglior marcatrice dell’incontro con 17 punti —. Almeno il tiebreak lo meritavamo e anche il quarto parziale si è deciso con una palla dubbia. Certo la Russia è una squadra potente con grandi attaccanti, invece il nostro muro è stato altalenant­e. Forse è quello il fondamenta­le in cui abbiamo lasciato troppo alle avversarie, che naturalmen­te non ci hanno perdonato». «Io voglio provare sempre a vincere — ha aggiunto Bonitta dopo il consueto bagno di folla di Catania —, ma è chiaro che devo guardare alle finali». FINALI «Per me personalme­nte — riprende Sorokaite — è la seconda apparizion­e alle finali del Grand Prix e non c’è dubbio che faremo di tutto per fare bene, come faremo di tutto per portare a casa la vittoria anche nella gara contro il Brasile, ultima di qualificaz­ione qui a Catania. Non sono la formazione migliore possibile, ma restano una grande nazione che in questo Grand Prix ancora non ha perso e ce la metteremo tutta come abbiamo fatto con la Russia del resto». «Adesso ci contiamo e misuriamo un po’ le forze rimaste —dice in maniera più razionale il ct azzurro — è chiaro che andremo in campo per fare una buona figura, ma decideremo solo poche ore prima del match che squadra manderemo in campo». Le finali sono conquistat­e, l’Italia non andrà dall’altra parte del mondo per fare turismo e quindi è chiaro che il tecnico romagnolo giocherà tutte le sue carte per preparare al meglio le final six. Dopo tanta fatica per raggiunger­le, di certo adesso l’Italia vuole provare ad arrivare sul podio...

 ?? BENDA TORCIVIA ?? Un attacco dell’azzurra Lucia Bosetti, 26 anni, fermato dal muro russo
BENDA TORCIVIA Un attacco dell’azzurra Lucia Bosetti, 26 anni, fermato dal muro russo

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