La Gazzetta dello Sport

Marino parte seconda «Il Vicenza soffre e vince Saranno orgogliosi di noi»

Andato a Catania poi è rientrato, ma ha subito riconquist­ato la città dove ha sfiorato la A, e ora promette: «I tifosi ci ameranno»

- Massimo Manduzio VICENZA

l primo Vicenza di Pasquale Marino da ripescato in B si era arrampicat­o dalla zona retrocessi­one, dove il tecnico siciliano l’aveva trovato al suo arrivo dopo 10 giornate, fino al terzo posto e a una sfortunata semifinale playoff persa contro il Pescara, alle porte del sognopromo­zione. E il secondo Vicenza di Marino? È ripartito alla grande: vittorie in amichevole contro Lazio e Chievo e in Coppa Italia contro Cosenza e Empoli, e qualificaz­ione al quarto turno. «Buoni risultati, ma io ho guardato in particolar­e le prestazion­i. La squadra — sottolinea Marino — ha mostrato continuità rispetto all’anno scorso nella fame, nella capacità di soffrire, nella voglia di lottare e vincere. È la cosa più importante».

ADDIO E RITORNO L’ottimo inizio di stagione è giunto dopo quelle due settimane di giugno in cui le strade del club biancoross­o e di Marino sembravano dividersi. Il tecnico, di fronte ad una ricca proposta di rinnovo ma anche all’ammissione da parte del Vicenza di limitate disponibil­ità per allestire una squadra ambiziosa, aveva scelto di dar seguito ai contatti avuti con il Catania e dei quali peraltro aveva informato il Vicenza. Poi è scoppiata la bufera sul club di Pulvirenti e le strade del Vicenza e di Marino si sono subito riunite. All’anno di contratto che già aveva se n’è aggiunto un altro, fino al giugno 2017. «Marino è sempre stato la nostra prima scelta, con lui si può sviluppare un progetto » ha chiarito il presidente Gian Luigi Polato. E l’allenatore al suo ritorno aveva sottolinea­to: «Ho sempre agito con lealtà con chi mi ha aspettato e che adesso può anche sostenere un progetto più competitiv­o grazie al rafforzame­nto societario » . La

TECNICO DEL VICENZA frangia più passionale dei tifosi inizialmen­te ha un po’ arricciato il naso di fronte all’andata e ritorno del tecnico, ma la stragrande maggioranz­a è stata felice della conferma dell’uomo che ha firmato il miglior campionato del Vicenza da 14 anni, cioè da quando è retrocesso dalla A, capace di riempire di 10 mila spettatori lo stadio Menti. «Siamo contenti di aver restituito entusiasmo ai tifosi — ricorda Marino — e questo dev’essere l’obiettivo anche nella prossima stagione, fare in modo che siano orgogliosi della loro squadra, di come si impegna, di come sa giocare».

NOVITÀ Il mercato ha tolto al Vicenza-bis di Marino pezzi importanti quali Di Gennaro e Moretti, al posto dei quali sono arrivati Pazienza e Gagliardin­i, oltre al portiere Marcone, ai difensori Mantovani e Pinato, al centrocamp­ista Modic e all’attaccante Gatto. «Non siamo an- dati alla ricerca delle fotocopie di chi è andato via — spiega l’allenatore — le caratteris­tiche sono differenti ma quello che conta è che la squadra abbia i suoi equilibri e le prime prove sono incoraggia­nti». Gli infortuni di Cocco, Laverone e Manfredini sono l’unico cruccio. «Non ci volevano, sono giocatori importanti e spero di riaverli quanto prima» precisa Marino, preoccupat­o più dal loro recupero che dagli ultimi giorni di un mercato in cui resta da sciogliere anche il nodo del rinnovo del contratto, in scadenza nel 2016, di Cocco, 20 reti l’anno scorso.

I punti ottenuti dal Vicenza lo scorso anno, chiuso al 3o posto: Marino era subentrato dopo 10 giornate a Giovanni Lopez, con la squadra terzultima in classifica

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LAPRESSE Pasquale Marino, 53 anni, seconda stagione alla guida del Vicenza, portato ai playoff lo scorso anno

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