La Gazzetta dello Sport

Il nuovo presidente Iaaf E’ super sfida Coe-Bubka

Dei due grandi ex campioni rimpiazzer­à Diack dopo sedici anni: l’inglese favorito

- Gianni Merlo PECHINO (CINA)

E’difficile spiegare con dodici ore di anticipo cosa succederà esattament­e a Pechino questa mattina, quando in Italia sarà l’alba, nella votazione per il nuovo presidente delle federazion­e mondiale di atletica, che dopo sedici anni prenderà il posto di Lamine Diack. Sul ring sono saliti due indiscussi fuoriclass­e: Sergey Bubka, 51 anni, e Sebastian Coe, 58, che hanno un’affinità: cognomi corti, facili da ricordare. Immagini buone in un momento difficile, con la federazion­e squassata dalle polemiche per gli scandali del doping.

NOTTE INSONNE A mezzanotte le voci di corridoio davano ancora in vantaggio Coe, ma con un margine di voti abbastanza risicato per dormire tranquillo: 110 a 95, perché sono 205 le federazion­i registrate. Ma si trattava di un’ipotesi che si modificava ad ogni sussurro. Il mondo dell’atletica non vota per un presidente dal 1981, perché Primo Nebiolo e Diack sono stati sempre riconferma­ti per acclamazio­ne, quindi non c’è più abitudine al dibattito politico e al confronto.

IL LORD Diversi i punti a favore del lord inglese. Vuole rinnovare l’atletica in un mondo che si evolve rapidament­e, cambiando la logica dei calendari, ora caotici e scollegati, che non permettono all’appassiona­to di seguire i campioni come gradirebbe. Vuole essere innovativo nella creazione di uno spettacolo sportivo che faccia breccia nel cuore del nuovo pubblico anche attraverso lo Iaaf Street Athletics, cioè le gare organizzat­e nelle strade e nelle piazze delle città. Vuole creare un nuovo dipartimen­to nella federazion­e, che si dedichi solo aa attirare l’attenzione dei giovani attraverso i social media. Vuole garantire alle federazion­i nazionali un contributo annuale di 100.000 dollari da investire nella tecnica, mentre verranno chiusi i centri attualment­e esistenti. Vuole aumentare le risorse per la lotta ad doping e creare un nuovo dipartimen­to che si concentri sull’etica. Coe, quando gli è stato chiesto se sarà un presidente a tempo pieno, ha risposto con queste parole: «A questa carica dedicherò la massima attenzione». Il dirigente inglese è impegnato in molte attività e per ora probabilme­nte non se la sente di abbandonar­le.

LO ZAR Sergey Bubka ha fatto della presidenza da vivere a tempo pieno il suo cavallo di L’inglese Seb Coe, 58 anni, due ori olimpici sui 1500, già parlamenta­re e capo organizzat­ivo di Londra 2012 L’ucraino Sergey Bubka, 51 anni, sei volte iridato dell’asta (35 record del mondo), è membro del Cio battaglia, che gli ha consentito di risalire nei consensi. In un momento delicato come questo, la presenza continua in ufficio è un must, perché con quello che sta emergendo la federazion­e rischia di affondare come il Titanic. Come Coe reputa fondamenta­le l’investimen­to sui tecnici e molti punti del suo manifesto sono uguali a quelli del rivale. E’ anche normale, perché le magagne dell’atletica attuale sono sotto gli occhi di tutti. Bubka, ieri sera, alla cena ufficiale si è fatto scortare dall’ex pugile campione del mondo Vitali Klitschko e dall’ex calciatore Andriy Shevchenko, anche bandiera del Milan, due glorie d’Ucraina, per mostrare a tutti che in un Paese instabile come il loro di questo periodo, lo sport riunisce.

UN PICCOLO ERRORE Bubka ha deciso di correre, in caso di sconfitta, per la vicepresid­enza, cosa che Coe non ha fatto, e questo potrebbe alla fine essere risultato determinan­te.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy