La Gazzetta dello Sport

MILAN SORIANO E IBRA SILVIO CI CREDE

Galliani chiama Ferrero per il centrocamp­ista Berlusconi ottimista: «Siamo in pressing. Zlatan? Dura che resti a Parigi e noi abbiamo la sua promessa. Sinisa è il miglior acquisto»

- Marco Pasotto MILANO

Dieta ferrea: pollo, verdura, acqua minerale. Ma è l’unica cosa in cui Silvio Berlusconi usa parsimonia nella notte che vede il Milan tornare a brillare. Il resto viene dispensato senza remore: sorrisi, battute, strette di mano, mezze promesse. Magari un’altra bella manciata di milioni. Il Milan è di ottimo umore e il suo presidente ne è l’immagine più evidente. Mancava a San Siro da quasi un anno (ultima apparizion­e lo scorso 26 ottobre con la Fiorentina), perché tutta l’attenzione era concentrat­a su Milanello: parla- re alla squadra era stimolante, vederla giocare avvilente. Sono stati sufficient­i novanta minuti contro una neo promossa in B per restituire paillettes e cotillons all’ambiente rossonero. E questo rende perfettame­nte l’idea degli stenti delle ultime stagioni e di quanto grande sia la voglia di riappropri­arsi di una dimensione di primo piano.

SORRISI Così anche il dopogara presidenzi­ale è stato quello dei vecchi tempi: una lunga cena notturna in compagnia dell’amico di sempre Galliani e del nuovo condottier­o Mihajlovic. Per il quale Berlusconi ha preso una robusta cotta. L’altra notte il trio si è diretto al ristorante Camillo Benso, a pochi metri da via Turati 3, storica sede ros- sonera. Una cena a metà fra l’incontro conviviale e un summit di mercato, servita in una sala riservata che un tempo era il caveau di una banca: Mihajlovic non aveva un posto migliore per chiedere al suo presidente di mettere ancora mano al portafogli. Quando la cena è terminata, intorno alle 2 di notte, sono usciti tutti con un sorriso smagliante. Anche Mihajlovic, che qualche ora prima davanti alla tv aveva tutt’altro aspetto nel commentare i fischi a Cerci e le pecche della sua squadra. Pecche che Berlusconi, almeno pubblicame­nte, non ha ravvisato. Le parole di Silvio sono tanti cucchiaini di miele. «Siamo tutti contenti per com’è andata la partita, è stata una prova positiva soprattutt­o da parte dei nuovi. Contiamo che il Milan quest’anno, soprattutt­o in virtù del nuovo allenatore, che è l’acquisto più importante, torni ai fasti del passato, ovvero in Coppa dei Campioni. L’obiettivo è quello».

PRESSING Dunque, il vero top player è Sinisa. E con lui pare non ci siano limiti agli obiettivi: «Verificher­emo la forza delle altre squadre. Alla Juve per esempio invidio molto Dybala, che volevamo noi, ma hanno anche perso tre protagonis­ti. Segretamen­te puntiamo al primo posto, perché non si può iniziare pensando di arrivare secondi o terzi. Questo è un Milan più gagliardo perché l’allenatore sa trasmetter­e la gagliardia come deve fare un leader». Sarà un termine un po’ démodé, ma gli ultimi giorni di mercato sono tremendame­nte attuali. Ride Mihajlovic: «Il centrocamp­ista? Siamo sulla buona strada...», racconta sapendo che il suo pressing su Galliani e Berlusconi per Soriano potrebbe produrre buoni frutti. Mentre Silvio ricorda: «Ho speso più di 85 milioni, perché le commission­i di procurator­i e intermedia­ri sono molto elevate. Abbiamo ripreso a spendere perché il mio gruppo ha deciso di riportare il Milan ai fasti passati».

SPERANZA Manca Ibra per piazzare la ciliegina, allora. «La sua permanenza in Francia è molto difficile perché quella sua famosa frase (“La Francia è un Paese di m., che non merita il Psg”, ndr) suscita le reazioni della gente, il rapporto col pubblico francese è difficile e può essere che il Psg chiuda con lui. Se succederà, abbiamo la sua parola. Verrebbe solo da noi. Non è un sogno, è

una speranza». La stessa che Berlusconi nutre in ambito societario. «Con Bee speriamo di riuscire a chiudere fra quindici giorni, è un’operazione molto importante e molto più ardita rispetto a come appare. Mi dicono di un articolo sull’Espresso in cui si dice che il Milan non vale un miliardo e che si tratterebb­e di capitali miei che vorrei far rientrare dall’estero. Ma io all’estero non ho un euro, ho soltanto una casa. Facciano tutte le indagini che vogliono, questa operazione è tutta di Bee, è tutta assolutame­nte vera e spero che possa andare in porto». Nemmeno gli argomenti più delicati riescono a spegnergli il sorriso. Berlusconi saluta tutti, guarda Mihajlovic e se lo carica in macchina. Il passaggio a casa lo offre il presidente, in attesa che Silvio gli offra anche un’altra faccia amica sul mercato.

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ALLA JUVE INVIDIO DYBALA LO VOLEVAMO MA HA PERSO TRE CAMPIONI
MIHAJLOVIC HA TRASMESSO
GAGLIARDIA COME DEVONO FARE I LEADER
SU MIHAJLOVIC
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ATTACCANTE JUVENTUS
ALLENATORE MILAN ALLA JUVE INVIDIO DYBALA LO VOLEVAMO MA HA PERSO TRE CAMPIONI MIHAJLOVIC HA TRASMESSO GAGLIARDIA COME DEVONO FARE I LEADER SU MIHAJLOVIC SU DYBALA ATTACCANTE JUVENTUS
 ??  ?? Silvio Berlusconi, 78 anni, proprietar­io del Milan dal 1986. Ha vinto 8 scudetti e 5 Champions League
Silvio Berlusconi, 78 anni, proprietar­io del Milan dal 1986. Ha vinto 8 scudetti e 5 Champions League
 ?? ANDREOLI ?? Silvio Berlusconi, 78 anni, è proprietar­io del Milan dal 1986
ANDREOLI Silvio Berlusconi, 78 anni, è proprietar­io del Milan dal 1986
 ??  ?? Galliani, Mihajlovic e Berlusconi con i proprietar­i del ristorante
Galliani, Mihajlovic e Berlusconi con i proprietar­i del ristorante

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