ALEX SANDRO OK PER 5 ANNI E SI RIPARLA DI VAZQUEZ
Accordo con l’esterno sinistro brasiliano e 25 milioni al Porto. Ultimatum a Draxler Si blocca Marchisio: salterà la Roma
Asinistra la Juve sceglie il meglio. E non bada a spese. Nella serata di ieri sono stati definiti i dettagli per l’acquisto dell’esterno mancino Alex Sandro: al Porto andranno ben 25 milioni di euro, con l’aggiunta degli ormai immancabili bonus. L’a.d. bianconero Beppe Marotta ha speso l’intera giornata al telefono per far quadrare i conti di un’operazione tanto laboriosa quanto intricata. Il club portoghese ha aperto le porte a quello juventino lunedì, partendo da una richiesta di 27 milioni di euro. Gli uomi- ni di Agnelli hanno replicato con un’offerta da 22 che ha fatto tentennare Pinto da Costa e i suoi collaboratori. A quel punto da Oporto hanno rilanciato con una richiesta di una percentuale sulla rivendita del 50%, alla lunga, però, da Torino hanno preferito alzare la base fissa pur di non concedere una clausola così impegnativa.
L’INTESA In parallelo il manager juventino ha tenuto le fila con il giocatore e il suo entourage, chiudendo per un contratto quinquennale da 3 milioni netti a stagione più premi. Non è stato difficile accordarsi con Alex Sandro, anche perché il brasiliano ha dimostrato con i fatti di preferire la soluzione bianconera, nonostante il pressing del ricco City e le lusinghe del Real. Qui però lui conta di ritagliarsi uno spazio da titolare in tempi più o meno brevi. E la Juve è felice di condividere questa scelta, visto che lo aveva posto sin dall’inizio in cima alla lista per il ruolo. E ciò spiega il voltafaccia nella trattativa con l’Atletico per il più stagionato Siqueira. Oggi i due club contano di chiudere, dando il via libera al giocatore per le visite mediche, indispensabili per la formalizzazione dell’accordo.
COUNTDOWN Ieri Marotta e Paratici sono stati impegnati anche sul l’ormai noto capitolo Julian Draxler, 21 anni, da sempre nello Schalke 04. Dal 2012 gioca anche nella nazionale tedesca, con cui ha vinto il Mondiale 2014 in Brasile chierato» per la pratica di comprare giocatori, ottenendo agevolazioni fiscali, per poi cedere subito in prestito i nuovi acquisti). Ma gli infortuni sono davvero una tortura per il giovane Alex Sandro. Colpa di una crescita muscolare rapida come i suoi scatti. Anche di testa matura in fretta: a 19 anni è già stabilmente fidanzato con Natalia e compra casa a San Paolo. Erik Lamela, 23 anni, dal 2013 al Tottenham (in Premier finora due panchine per 50’ giocati) dopo due stagioni con la maglia della Roma
MENINO DA VILA Dopo pochi mesi il Deportivo lo cede in prestito al Santos per due stagioni. Qui Alex Sandro conosce Neymar, Felipe Anderson, Danilo, Ganso. Sono i Meninos da Vila, i ragazzi del Santos. Una generazione di fenomeni, che nel giro di due stagioni vince quasi tutto: due campionati statali, una coppa del Brasile e soprattutto la Libertadores, nel 2011. Alex Sandro gioca titolare nella finale di andata col Peñarol ed entra solo nella ripresa al ritorno. Ma ad appena 20 anni è campione del Sudamerica. Con l’amico Danilo forma un duo di terzini d’eccezione, che il Porto porta in blocco in Europa per quasi 23 milioni di euro appena un mese dopo aver alzato insieme la coppa. Più o meno la cifra che oggi pagherà la Juve per il solo Alex Sandro. Dalle parti di Oporto sanno fare gli affari, non c’è dubbio.
IN EUROPA Il primo anno all’Estadio do Dragão serve d’ambientamento. Alex Sandro gioca a singhiozzo, anche perché si fa male di continuo. Juve avvisata, gli capita spesso quando cambia squadra. Le stagioni successive però fanno conoscere il suo nome a tutto il Vecchio Continente, grazie a prestazioni eccellenti soprattutto in Champions. Ma la sua escalation non eccita i c.t. della Seleção: solo 4 presenze con la nazionale maggiore, l'ultima nel maggio 2012. Non gode di stampa amica, Alex Sandro. Nello scorso gennaio, la Redação SporTV di O Globo gli attribuisce il trofeo «Alberto Roberto», riservato alla simulazione più eclatante, dopo un tuffo plateale in Gil VicentePorto. È un vizietto di famiglia dei Meninos da Vila. In passato lo stesso trofeo l'ha vinto anche Neymar. Poi ha alzato anche la Champions...