SAVOLDI APPROVA « DESTRO ARRIVA NEL POSTO GIUSTO MA IO ERO DIVERSO»
Più di mille tifosi al primo allenamento di ieri al centro «Galli» e uno striscione «Sogno o son Destro» che dicece tanto: l’arrivol’ar dell’attaccante ascolano (ieri impiegato in un test contro la Primavera finito 5-0: per lui un gol e un rigorere sbaglsbagliato) ha scaldato i cuori dei tifosi rossoblù. Il sogno è che l’el’ex Roma e Milan possa raprepresentare oggi quello che Beppe Savoldi è stato per i loro papà. Non semplice, mma a crederci per primo è proprio il baffo bergamasco che in 8 stagioni in Emilia mise insieme 140 reti portando sotto le Torri un paio di coppe Italia. «Credo che Mattia sia arrivato a un bivio della carriera – spiega Savoldi – . Finora non ha messo del tutto a frutto le sue qualità, ma qui a Bologna ci sono le condizioni perché faccia molto benene». Per quale motivo? «A Bologna non ci sono le tensioni e le aspettative delle squadre delle metropoli. Per un giocatore che ha bisogno di superare un periodo delicato è sicuramente l’ambiente ideale. Probabilmente visto l’esperienza non positiva alla Roma e al Milan, la sua dimensione giusta è questa».
Si rivede in lui?
«Il calcio è cambiato molto e la situazione delle rispettive carriere è diversa. Io ero un giovane di belle speranze che arrivava da una provinciale, l’Atalanta, ed ero quasi sconosciuto, lui invece arriva da stagioni in squadre importanti come la Roma e il Milan». Dal punto di vista tecnico come lo valuta? «È sicuramente uno degli attaccanti giovani più interessanti della Serie A. È un attaccante moderno, abile negli spazi, capace anche di inseguire l’avversario, si dà da fare e ha un ottimo tiro. Io invece avevo caratteristiche diverse, ero un centravanti puro e ai miei tempi a quelli come me chiedevano una sola cosa: stare in mezzo all’area e sfruttare al meglio i passaggi dei compagni, sia che fossero cross sia passaggi filtranti. Quando avevamo noi la palla io dall’area non uscivo mai...» Quarant’anni fa lei fu protagonista del primo trasferimento miliardario della storia del calcio, dal Bologna al Napoli. Oggi il Bologna per Destro investe dieci milioni: il prezzo è giusto? «L’investimento è importante, ma io credo che non esistano cifre esagerate in assoluto: se prendi un giocatore che rende e fa rendere i compagni, un giocatore adatto all’ambiente e alla squadra, allora la spesa può essere giustificata». Quanto cambiano le ambizioni del Bologna con Destro? «Credo che l’obiettivo resti la salvezza. Mattia non è un giocatore che crea le occasioni, è uno che le finalizza, quindi molto dipenderà da come la squadra riuscirà a farlo rendere».