Teramo in Serie D Catania: Lega Pro a -12 e maxi multa
Stamattina le sentenze del Tribunale federale Si va verso il pugno duro nei confronti dei club
L’attesa è finita, come il tempo degli insulti a mezzo stampa. Se ne riparlerà per gli appelli (in clima auspicabilmente meno velenoso), ma non prima di dieci giorni. Dalle 9 di questa mattina, e per le prossime ore, sarà il tempo (e il caso) di leccarsi le ferite e preparare i ricorsi in Corte d’appello. Le ultime proiezioni ieri sera davano queste sentenze in arrivo dal Tribunale federale: Catania retrocesso in Lega Pro con 12 punti di penalizzazione e una multa di 450mila euro (300 a Pulvirenti, squalificato per 5 anni; 150 al club); Teramo e Savona retrocessi in Serie D con almeno 3 punti di penalizzazione. Rispetto alle richieste di Palazzi, che proponeva -5 per il Catania, -20 e -10 per Teramo e Savona, le due sentenze sarebbero meno distanti tra loro, ma comunque lontanissime. E, quindi, motivo di ulteriori perplessità (anche del Coni) e di infinite polemiche (che ci accompagneranno fino al 3° grado).
PALAZZI TIENE BOTTA In sostanza, l’impianto accusatorio della Procura reggerebbe in buona parte alla prova dei due collegi del Tribunale federale. L’uno confermerebbe la «collaborazione fattiva» di Pulvirenti per il Catania, evitandole i Dilettanti (ma comminandole una multa record), l’altro (dopo qualche discussione, anche notturna) il coinvolgimento dei presidenti Campitelli e Dellepiane (5 anni più preclusione) nella combine di Savona-Teramo, di conseguenza condannate all’inferno. Anche le richieste avanzate contro i club coinvolti per responsabilità diretta nel primo filone di Dirty Soccer sarebbero sostanzialmente accolte: qui rispetto alle proposte di Palazzi (esclusione dai campionati e -10 per Vigor Lamezia e Brindisi, retrocessione in D e -10 per Torres e Barletta, nel frattempo morto e risorto in Eccellenza) giusto la Vigor potrebbe sgravarsi di una diretta e ripartire dalla D, anziché dall’Eccellenza.
RIFLESSIONI Almeno due, se le sentenze principali questa mattina dovessero confermare le proiezioni. La prima: il processo Catania passerebbe alla storia per l’introduzione del pentitismo nella giustizia sportiva italiana. Una svolta, magari pericolosa, ma farà discutere (e, forse, anche mettere mano qua e là al codice). Giusta? Sbagliata? E dove porterà la collaborazione di Pulvirenti? Chi verrà incastrato con le sue rivelazioni, tesserati di primo piano per altre pesanti responsabilità dirette o un gruppetto di giocatori che al massimo costerà qualche punticino di penalizzazione? La seconda riflessione, probabilmente, la faranno Teramo e Savona, se condannate alla D insieme ai propri presidenti: collaborare è meglio che negare. Le subentranti sono pronte a stappare lo champagne: sicure Entella e Ascoli al posto di Catania e Teramo in B; Pro Patria (girone A), Gubbio e Forlì (B), Messina ( C) in Lega Pro, in stand by l’Aversa Normanna. Secondo grado permettendo. Ma tra almeno dieci giorni.
Per gli abruzzesi e il Savona sicura anche una penalizzazione, di almeno 3 punti
Al club etneo una sanzione da 150mila euro, a Pulvirenti 5 anni e 300mila euro