Miranda convocato ma è solo pretattica Al suo posto Medel
C’è Miranda tra i 25 convocati anti Milan. La sorpresa viene servita all’ora di cena, ma la sensazione è che il difensore stamattina (saltato all’ultimo il pre match nel solito hotel vicino a San Siro) lascerà la Pinetina per non rischiare di peggiorare lo stato del ginocchio destro o comunque andrà in tribuna con uno tra Biabiany e Manaj. «Decideremo all’ultimo, ma non vogliamo correre rischi» aveva ribadito Mancini. «Recupero difficilissimo» gli aveva fatto eco il responsabile dello staff medico Piero Volpi. Miranda (terapie) non sceso in campo per la rifinitura in cui Mancio ha mischiato le carte, schierando però sempre Medel al fianco di Murillo. Che rinunciare al cileno sia quasi impossibile lo conferma la tigna con cui Gary svolge ogni esercitazione. In quella per migliorare i riflessi c’era da toccare anche una sagoma gonfiabile (l’avversario) e lui era l’unico che la stendeva con un pugno... Se non fosse al centro della difesa (Ranocchia l’alternativa), Medel farebbe traslocare a destra Melo, con esclusione di uno tra Brozovic e Guarin, favorito. Davanti dovrebbe toccare a Jovetic e Perisic. «Vinceremo 4-2» sentenzia il croato, candidato a fare il trequartista se verrà confermato il rombo. Ruolo ideale per l’outsider Ljajic. L’altro è Palacio, visto che Icardi sta bene, ma non è certo al top. E soprattutto rimane un rischio ricaduta quando Mauro calcia con forza. Cosa che anche ieri ha evitato di fare. C’è quindi odore di staffetta tra argentini. In uno stadio stracolmo (venduti 77.500 biglietti), sicure le presenze di Eto’o, Recoba, Djorkaeff, Samuel, Oriali, del c. t. azzurro Conte, del presidente federale Tavecchio e del Governatore della Lombardia Maroni.