TECNICA Pressing più velocità Così il Chievo spegne Principino e Profeta
E Birsa fanno il doppio lavoro, gli attaccanti aiutano in fase difensiva e la Juve si dimostra troppo lenta
Il passato dovrebbe essere d’insegnamento, invece... Ad esempio, non risulta che Trapattoni, avendolo a disposizione sano come un pesce, abbia mai tenuto in panchina Platini per far giocare Tavola; e nemmeno che Lippi abbia fatto riposare Zidane per mettere in campo Blanchard. Quindi: perché lasciare fuori Pogba all’inizio? Di solito, i migliori giocano (a meno che non siano cambiate le regole, e con esse pure la logica, o che Sturaro non sia considerato più forte del francese).
POCA REATTIVITA’ Allegri, dopo aver «inventato» Padoin al posto di Pirlo nelle prime due partite (entrambe perse e con discutibili prestazioni del neoregista), tenta il colpo di magìa e schiera un centrocampo senza l’uomo che, in teoria, dovrebbe guidare la squadra. Il messaggio che, con questa scelta, si trasmette ai giocatori è abbastanza semplice: ce la possiamo fare anche se non c’è Pogba. Psicologicamente non è il massimo, perché il rischio è quello di sottovalutare l’avver- sario. Di fatto il centrocampo della Juve è povero tecnicamente e fisicamente: il Chievo va più veloce, i ragazzi di Maran arrivano sempre prima sul pallone, pressano, lottano e anticipano. Nel primo tempo Marchisio, da playmaker, effettua 48 tocchi, ma non riesce mai ad accendere la luce. E le due mezzali, Pereyra e Sturaro, non gli danno una mano. Hernanes prova a conquistare i nuovi tifosi: alla fine sono 3 i tiri in porta del brasiliano, 50 i passaggi (solo 3 sbagliati), 7 lanci, 8 recuperi. Da sottolineare che, nella ripresa, il Profeta fa un passo indietro e, uscito Marchisio, si muove da autentico regista. La manovra bianco- nera non migliora in termini di qualità, sia ben chiaro, tuttavia qualcosa in più si vede. Il problema è la rapidità: gli juventini non sembrano reattivi e brillanti come dovrebbero essere.
DISCIPLINA
TATTICA