Hernanes «Mai cattivi» Marchisio k.o. rischia il City
L’azzurro sospetto stiramento all’adduttore. Dybala: «Dobbiamo integrarci meglio»
Alla disfatta c’è mancato poco. Basta ricordare i fischi dello stadio alla fine del primo tempo e per gran parte della ripresa, fino al gol su rigore di Dybala, una pastiglia Valda per una Juve febbricitante, malata, con le idee confuse. Una Juve a scartamento ridotto, che corre come un «accelerato», la brutta copia del Frecciarossa della passata stagione. Almeno i bianconeri corressero sui binari, invece si pestano i piedi, provano a risolvere la gara con giocate personali dimenticando i fraseggi veloci e semplici. Allegri prova a stupire e le prova tutte, nel bene e nel male. Lasciando fuori all’inizio Pogba, in panchina anche Lichtsteiner, Mandzukic e Cuadrado, con Hernanes trequartista, soluzione che esclude dal gioco Marchisio costretto a fare il mediano e spettatore nel secondo tempo per problemi fisici: si sospetta uno stiramento all’adduttore, il centrocampista è a rischio con il City in Champions. SU LE MANICHE C’è molto da fare, come ammette lo stesso Paulo Dybala, tra gli ultimi arrivati in casa Juve, capocannoniere con 3 reti, una contro il Chievo, una con la Roma e l’altra in Supercoppa. Gol su rigore, di sinistro per l’argentino, pesante nell’economia della gara. «Il Chievo ha trovato un gol all’inizio poi hanno tirato una sola volta in porta – le parole di Dybala- noi siamo ripartiti, abbiamo dato tutto, avremmo meritato i tre punti». Forse esagera l’attaccante argentino, ma di questi tempi bisogna farsi coraggio e battersi da soli le pacche sulla schiena. «Dobbiamo lavorare per arrivare primi su ogni pallone, per portare a casa i tre punti. Ci sono tanti giocatori nuovi che devono integrarsi, dobbiamo allenarci a vincere». Eloquente il gesto di Gigi Buffon che ha invitato alla fine del primo tempo i tifosi ad applaudire, a sostenere la squadra invece di fischiare. «Abbiamo bisogno di voi» il labiale.
DAVANTI SCAPPANO Deluso il brasiliano Hernanes. «Non sono soddisfatto, la classifica si allunga anche se abbiamo rimesso in piedi una gara non facile. E’ mancata la cattiveria per andare in vantaggio. Senza la cattiveria e senza preparare bene le partite, la qualità non basta. Abbiamo già martedì in Champions la possibilità di rifarci». A chi gli chiede se si è trovato meglio come trequartista o davanti alla difesa risponde salomonico: «Da trequartista ho provato a cercare spazi ma il Chievo chiudeva bene, nel secondo tempo ho giocato al posto di Marchisio che non era al 100%».