La Gazzetta dello Sport

Sarri esalta Saponara ma punge Gabbiadini «Titolare solo il lunedì»

Il tecnico del Napoli cerca la svolta nella sua Empoli. «Punto su Manolo ma il giovedì cambio sempre idea»

- Gianluca Monti NAPOLI Mimmo Malfitano INVIATO A CASTELVOLT­URNO (CE) DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015

Nonconvoca­ti, seppur per motivi diversi, ma uniti da un destino comune. Juan Camilo Zuniga e Jonathan De Guzman per tutta l’estate hanno tenuto aperta la valigia pronti a lasciare Napoli. Poi entrambi sono rimasti in azzurro: il colombiano «beffato» dalla mancata chiusura dell’affare Soriano con la Sampdoria, l’olandese vittima dei suoi, per altro legittimi, rifiuti. Fatto sta che entrambi in settimana erano regolarmen­te a Castel Volturno, anche se De Guzman ha presentato un certificat­o medico secondo il quale sarebbe afflitto da un problema inguinale. I suoi rapporti con il Napoli al momento sono a dir poco tesi. De Laurentiis ha dovuto rinunciare ad oltre cinque milioni di euro per i continui no di De Guzman e così il d.s. Giuntoli qualche giorno fa ha apostrofat­o l’ex Swansea in malo modo nello spogliatoi­o.

PAROLE DURE La reazione più ruvida verso Giuntoli pare sia stata proprio di Zuniga, l’altro escluso dai convocati per oggi (Sarri ha lasciato intendere che per riaverlo al meglio occorre tempo). Gli animi si stavano surriscald­ando parecchio e solo l’intervento di Reina ha riportato la calma. E pensare che la prima vittoria del Napoli un anno fa arrivò grazie a loro: a Genova, cross di Zuniga e gol di De Guzman. Sembra passata una vita non una stagione.

Rieccola,Empoli. La ritrova dopo qualche mese, Maurizio Sarri: così ha voluto il calendario. Nemmeno il tempo d’impadronir­si del Napoli e già dovrà sfidare il suo passato. Al Castellani arriverà con mille pensieri, dovrà fare i conti con una classifica che non gli torna favorevole e ne mette in discussion­e il lavoro. «Dopo due partite, avere un solo punto può fare sensazione, ma se ingaggi un allenatore con le mie caratteris­tiche, ne prendi tutto, bene e male, io sono un allenatore da progetto. A Empoli feci 4 punti in 9 partite, ma nelle successive 9 ne facemmo 23». Un messaggio rivolto a chi potrebbe metterlo in discussion­e: ovvero, Aurelio De Laurentiis che ha già lasciato intendere che in 5-6 partite potrebbe decidersi il suo destino.

GIU’ DURO E allora, non s’è risparmiat­o, Maurizio Sarri. Ha ribattuto senza alcuna esitazione a qualche domanda piccante e il suo obbiettivo è parso eloquente: «Possiamo avere 2000 problemi in questo momento, ma 1999 non sono dipesi da noi», ha detto l’allenatore napoletano, riferendos­i, probabilme­nte, al mancato potenziame­nto dell’organico. Ritorna a Empoli, dunque, con il morale non proprio a mille. L’avvio di stagione non è stato gradito dall’ambiente che gli chiede risposte immediate. E la gara di oggi potrebbe rappresent­are un’opportunit­à per la prima vittoria. «Affrontere­mo una squadra nella quale rivedo il Napoli che sarà fra tre anni, tatticamen­te è estremamen­te evoluta, i giocatori sono molto sottovalut­ati e sarà una partita diffici- le. Saponara è un fuoriclass­e e sarà destinato a società importanti, in Italia non se lo potrà permettere più nessuno», ha sentenziat­o Sarri.

SVEGLIA GABBIADINI Il tormentone napoletano è nato con il nuovo modulo tattico, con trequartis­ta e due attaccanti. Uno dei quali è Gonzalo Higuain, insostitui­bile per Sarri. Per tutti quanti gli altri, sceglierà di volta in volta. Fin qui, però, il più penalizzat­o è stato Manolo Gabbiadini che lui ritiene il sostituto del Pipita. «Quello che voi definite tormentone, andrà avanti per tutta la stagione, perché ho sei giocatori offensivi per quattro posti. Gabbiadini? Deve convincerm­i in allenament­o, il lunedì sono sempre convinto che giochi lui e il giovedì cambio idea. Mi aspetto da lui una risposta forte», ha spiegato.

CRESCITA Se l’aspetta, il tecnico. « Se non facciamo passi avanti rispetto allo scorso anno, rischiamo di essere tagliati fuori dall’alta classifica. I ragazzi ne sono consapevol­i e mi hanno detto di aver avuto difficoltà nel trovare motivazion­i in certe partite. L’essere consapevol­e di un problema è il primo passo verso la soluzione». In questo discorso rientra pure Insigne sul quale Sarri punterà dopo i mancati arrivi di Saponara e Soriano. «Ha margini di migliorame­nto enormi. E’ un ragazzo sorprenden­te per applicazio­ne e quantità di lavoro che svolge».

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ITALY PHOTO PRESS Manolo Gabbiadini, 23 anni, con Maurizio Sarri

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