La Gazzetta dello Sport

United, arte Martial Il baby d’oro fa gol, Liverpool al tappeto

Gaal supera 3-1 i Reds: Herrera, Blind e mister 80 milioni in rete. Rovesciata da urlo di Benteke

- CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Predestina­to? Probabile. Fortunato? Chissà. Bravo? Così sembra: il gol che Anthony Martial, 19 anni, investimen­to da 80 milioni dell’ultimo giorno di mercato, ha scelto come biglietto da visita per presentars­i al popolo del Manchester United, ha i connotati del gesto da campione. Dribbling secco per mandare in tilt l’imbambolat­o Skrtel, la mira precisa, la botta secca: tutto in pochi secondi. L’Old Trafford, il teatro dei sogni, impazzisce: vuoi mettere un numero del genere, ad un nemico storico come il Liverpool?

IL FILM Il 3-1 dello United non si può però ridurre solo alla rete del francese. La squadra di Van Gaal trionfa nel derby d’Inghilterr­a dopo una vigilia piena di veleni, con Rooney in tribuna dopo un infortunio muscolare in allenament­o e un primo tempo in cui il Liverpool, con Ings titolare, controlla la situazione. La ripresa è spettacolo puro, a cominciare dall’ 1- 0 di Blind, a segno con uno schema provato e riprova- to: l’assist di Mata sulla punizione è perfetto e il sinistro dell’olandese non perdona. Il 2-0 matura su rigore, dopo un fallo di Gomez su Herrera: la firma è dello stesso giocatore spagnolo. Martial a questo punto è già entrato, al posto di Mata, accolto dalla standing ovation dell’Old Trafford. Il Liverpool, trascinato dai canti del suo splendido popolo, reagisce. La rovesciata di Benteke è un capolavoro: De Gea, al debutto stagionale e bravissimo su Ings e Ibe, stavolta si arrende. Ma i sogni sono ancora vivi e Martial, con il suo slalom, incanta lo stadio. Van Gaal lo incorona: «Quando un giocatore inventa un gol come quello di Martial, non puoi che augurargli il meglio. Ho allenato tanti calciatori che hanno trovato la rete all’esordio: per me è un ottimo segnale».

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