Squalo Jorge già azzanna «Non ho paura di una volata»
Spagnolo: «Chi dice che so vincere solo in fuga?» «Loro favoriti»
Per la terza volta in questa stagione davanti a tutti, come un anno fa qui a Misano, quando poi arrivò secondo alle spalle di Valentino Rossi. «È dal 2010 che un pilota non vince partendo dalla prima casella? Può essere l’occasione giusta per cambiare questa statistica», dice Jorge Lorenzo. È talmente forte, si sente così in forma, che nulla sembra fargli paura, nemmeno la cabala o i numeri negativi. Non è spavalderia, ma la consapevolezza delle proprie forze: in gara può succedere sempre qualcosa, ma Lorenzo non ha timore di partire favorito. «Finora è stato un ottimo fine settimana: ho iniziato subito fortissimo, tanto che a parte il se- come è accaduto anche a me in passato», minimizza poi Lorenzo dopo un po’ di comprensibile tensione.
TATTICA Gli appassionati sognano una sfida tra Lorenzo e Rossi fino all’ultimo giro, ma Jorge ha in mente una diversa strategia: «Saranno molto importanti la partenza e i primi giri, ma non bisogna sottovalutare la tenuta delle gomma alla distanza: il nuovo asfalto ha meno buche e tiene bene, però sembra creare qualche problema in più alla gomma posteriore». Lo spagnolo è pronto a giocarsi la vittoria fino alla fine, ma anche consapevole che se riesce a impostare il suo ritmo può fare la gara che più gli piace: in fuga dal primo all’ultimo giro. Del resto, è così che ha conquistato i suoi 5 successi del 2015 e i 3 a Misano dal 2011 al 2013, scattando sempre secondo. « In passato, specie nel 2010, ho spesso perso all’ultimo giro con Rossi, ma stavolta potrebbe essere diverso», dice Lorenzo provando a scacciare l’incubo della volata con il rivale.
HONDA Dovrà guardarsi anche da Marc Marquez, apparso per la verità un po’ troppo al limite: «Credo che la Yamaha abbia un vantaggio con le gomme, riescono a essere più costanti, ma proverò a dare fastidio a Lorenzo e Rossi». Più dubbioso Pedrosa: «La chiave sarà la partenza, per non far scappare Lorenzo. Noi, però, lottiamo di più con la moto, abbiamo poca trazione e fatichiamo in accelerazione: vincere non sarebbe un miracolo, ma quasi».