Il nuovo Balo parla da leader e tira su il Milan «Fiero di voi»
Dopo l’ottimo esordio nel derby Mario incoraggia i compagni: «Uniti nelle vittorie e nei k.o.». E Galliani: «Con quel tiro è unico»
i palloni toccati nel derby da Balotelli (in campo per 28 minuti). Uno in più di Bacca (dentro per 62’) e tre in meno di Luiz Adriano, in campo per 90’
Balo ha fatto felice Berlusconi e messo k.o. Sinisa, mentre a Galliani non ha suscitato alcuna reazione particolare: «Complimenti a Mario? E per cosa, ci mancherebbe altro! Uno con quelle qualità, con quel calcio unico al mondo, non solo deve far bene come con l’Inter, ma di più! Deve solo convincersi lui». Tornando ad Arcore va segnalato il buon umore del presidente, soddisfatto della prestazione di Mario (e del resto del gruppo): Silvio non era a San Siro ma certi colpi si ammirano bene anche in tv. A San Siro c’era invece Sinisa, che a bordo campo in maniche di camicia (18 gradi con altissima percentuale di umidità) si è scaldato per le giocate di Balo finendo per ammalarsi. Miha è in generale rimasto soddisfatto del gioco di tutta la squadra ma questo non è bastato a evitargli l’influenza: ieri l’allenatore è rimasto a casa malato, la seduta post derby è così stata diretta dal vice Nenad Sakic.
FOTO E SEDUTA Ieri Mario è tornato subito in campo: in mattinata si è allenato con le
riserve del derby sul rialzato di Milanello. Prima aveva spedito in rete un messaggio da leader, eccezione che nell’utilizzo dei social gli è ampiamente concessa. Balo non deve toccare questioni extracalcistiche o svelare i segreti dello spogliatoio, su Instagram si era invece limitato a una foto del discorso pre gara del capitano Montolivo, con la squadra stretta a cerchio sul campo, e sotto ampia didascalia. Per Mario il «risultato è bugiardo. Fiero dei miei compagni lo stesso. Così, UNITI nelle battaglie, nelle vittorie e nelle sconfitte. COSI’ UNITI. Sempre e solo in questa città soprattutto: FORZA MILAN SEMPRE E COMUNQUE», con in maiuscolo l’appello all’unità e la rivendicazione della fede rossonera, concetti che gli erano valsi oltre 75mila «mi piace» e quasi quattromila commenti (non tutti proprio favorevoli). Già a fine partita Balotelli aveva replicato ai fischi della Nord mostrando orgogliosamente la maglia rossonera (e un labiale difficile da leggere, sempre ripetere «è questa, è questa»): in campo Mario aveva ricevuto altre cortesie da Felipe Melo e non solo (in meno di mezz’ora ha preso più falli, 4, di tutti gli altri compagni in campo 90’), senza però mai scomporsi. «Gli unici complimenti che gli faccio, questi sì, sono per non aver reagito » chiude Galliani. In generale è spiccata la volontà del club di tenere bassi i toni su Mario e di considerarlo un giocatore esattamente come gli altri. Balo si è adeguato solo in parte: anche due sere fa, all’ingresso in campo, aveva la cresta spalmata in testa e non sparata in aria. Per il resto, fin dal primo pallone toccato, ha scelto un comportamento fuori dal comune: nella punizione battuta appena messo piede in campo, e in generale in tutti gli altri tocchi (26 i palloni giocati, uno in più di Bacca, tre in meno di Luiz Adriano in campo 90’) Balo ha dimostrato di non essere proprio uno qualunque.
MOSQUITOS Mario, sprovvisto di patente, ieri era arrivato a Milanello accompagnato dall’amico Antony. Non sorrideva (come nessun altro giocatore che è reduce da una sconfitta nel derby) ma di umore disteso. Sul prato aveva poi litigato di brutto e preso a sberle i «mosquitos» che in certi periodi dell’anno, come quello attuale, transitano in zona con grandissima frequenza. Per Balo, più fastidiosi di Melo.