Maradona: «Sarri non è l’uomo per il Napoli»
ADiego Armando Maradona è suonato l’allarme del cuore. E allora, tutti serviti: «I due punti in tre partite mi sembrano meritati – dice intervenendo alla trasmissione Piuenne -, perché il Napoli ha giocato delle partite che mi hanno spaventato: non ha gioco, non ha una difesa che dia tranquillità per poter sognare in grande. Così non arriva neanche a metà classifica». E ancora: «Non so cosa sia successo in estate, ma Benitez costituiva una garanzia per la squadra - ha spiegato -. Io rispetto Sarri, ma non è il tecnico giusto per un Napoli vincente. A Sarri hanno fatto un regalo di compleanno grandissimo. Io avrei tenuto Benitez. Qualcuno quindi ha sbagliato e stiamo vedendo sul campo lo sbaglio che hanno fatto. De Laurentiis sulla panchina del Napoli deve mettere un tecnico di esperienza che sappia comandare il gruppo. Questo Napoli mi ha fatto ricordare il mio primo Napoli, quando lottavamo per evitare la retrocessione: questa è la mia grande paura».
ESPERIMENTO EUROPEO Una riflessione dovrà farla, Maurizio Sarri. E riguarda la fase offensiva e quel tridente schierato nei secondi 45 minuti di Empoli: si è visto un Napoli più intraprendente ed efficace sul piano tecnico. Sarri dovrà decidere se rinunciare al trequartista e puntare al tridente, oppure lasciare Insigne alle spalle dei due attaccanti. Le caratteristiche delle punte in organico consiglierebbero un attacco a tre, con Hi- guain punta centrale, e le due coppie, Callejon-Gabbiadini e Mertens-Insigne, a contendersi i ruoli esterni. Ci penserà, il tecnico napoletano, sull’opportunità o meno di modificare quel 4-31-2 che stenta a decollare. I tre mediani alle spalle di Insigne coprono con difficoltà e Sarri è costretto a far giocare Hysaj a sinistra per coprire la fascia dove agisce Hamsik. Giovedì ci sarà l’esordio in Europa League contro il Bruges. Chissà che l’allenatore non opti per il tridente sin dal primo minuto, magari spostando Insigne sulla sinistra, con Callejon a destra e Higuain al centro, e Mertens pronto a subentrare.