La Gazzetta dello Sport

(VERONA)

Di Batistuta disse «Chi fa 152 gol in A è un fenomeno» Ora lo è anche lui

- Davide Longo

l 2 aprile 2006 Luca Toni segnava contro la Roma e passava alla storia della Fiorentina raggiungen­do Batistuta e Hamrin a quota 26 gol in campionato (record che poi a fine anno batterà con 31). Ai cronisti che gli chiesero di Batigol lui rispose con modestia: «Mi state paragonand­o a uno che ha fatto 152 gol in Serie A con la Fiorentina. Un fenomeno». Giusto. Domenica con la rete su rigore al Torino, Toni è arrivato a quota 152 in Serie A. Un fenomeno, appunto. La rete ai granata non è bastata per dare al Verona la prima vittoria del campionato, ma è servita all’attaccante di Pavullo per rompere il ghiaccio. Non che ci fosse particolar­e preoccupaz­ione. Anche lo scorso anno dopo 3 turni Toni aveva segnato un solo gol, ma come sia finita è scritto nell’albo d’oro della classifica marcatori: 22 gol e primato assoluto in condivisio­ne con Icardi. Meglio comunque tornare subito alle buone abitudini, anche per confortare la scelta di Mandorlini che, dopo l’esperiment­o (positivo) in Coppa Italia contro il Foggia, quando aveva adottato il sistema a due punte con il «gemello» Pazzini, in campionato ha deciso di tornare al 4-3-3 con Gomez e Siligardi (Jankovic nelle prime due gare) ai lati dell’ariete modenese.

RIPARTE LA CORSA Che a 38 anni non ha per nulla intenzione di abdicare, nemmeno con l’arrivo di celebrati bomber che promettono di rendergli durissima la conferma sul trono. Lui ad agosto aveva già pesato con la Gazzetta gli aspiranti eredi, mettendo sul podio due rivali della scorsa stagione, Higuain e Icardi, e una new entry, Dzeko. Poi ha ripreso a sfidarli, come fa dai tempi della C1, nel 1994-1995 con la maglia del Modena. Più di 20 anni fa, un’era calcistica­mente parlando. Da allora, oltre 300 gol, un Mondiale vinto e tanto altro. Una carriera eccezional­e. Domenica prima della gara ha ricevuto il premio «Carriera esemplare» intitolato a Gaetano Scirea e che ogni anno viene assegnato in occasione del torneo giovanile dedicato all’ex difensore della Juve e della Nazionale. Un altro riconoscim­ento, alla persona e al calciatore. C’è da scommetter­e che non sarà l’ultimo.

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