La Gazzetta dello Sport

Enea punta in alto «Kent, ora inizia la Remontesci­on»

«Il Mondiale di Moto3? Me la gioco, ma con l’inglese ho difficoltà. E resto con Gresini»

- Paolo Ianieri INVIATO A MISANO ADRIATICO

Il giorno dopo la prima volta, i capelli sono tornati quasi… normali. Del rosso e verde ai lati della cresta bionda con i quali si è disegnato sulla testa la bandiera italiana, restano solo poche tracce. Enea Bastianini indossa una maglietta blu scura con la scritta «Quando la zira la zira». Domenica la ruota ha finalmente girato dalla sua parte dopo tante volate perse per un respiro. «Tutte le volte ci provavo e per un motivo o per l’altro, a volte anche non per colpa mia, non ce la facevo. Non è che le volate non le sapessi fare, anzi, solo che prima ero più sfortunato. E in ogni caso finire secondo non fa proprio schifo, eh? Ma conquistar­e la prima vittoria a Misano, davanti a tutte le persone che conosco, è speciale».

REMONTESCI­ON Adesso che ha iscritto il proprio nome nel libro dei vincitori di un GP, Enea può guardare un pochino più in alto. «Questi 9 podi ottenuti finora mi incoraggia­no, perché adesso posso davvero pensare di essere a ogni gran premio lì davanti a giocarmela. Io ci credo». Così come crede in una rimonta Mondiale, anzi «remontesci­on», come l’ha definita in conferenza stampa, facendo morire tutti dal ridere («L’inglese lo devo studiare, lo so, ma faccio fatica. Studiare non mi piace»), che resta complicata, visto che a 5 gare dal termine ha 55 punti da recuperare a Danny Kent. «Sono tanti, perché Danny non è un pilota che una gara fa primo e quella dopo 20°. È costante, fa pochi errori, magari a volte ha un attimo di smarriment­o, ma ci può stare nell’arco di una stagione. Purtroppo la mia caduta all’ultimo giro di Silverston­e ha compromess­o le cose, è stato un brutto colpo per la mia rincorsa al titolo».

ANCORA MOTO3 Vincere il Mondiale della Moto3 resta l’obiettivo principale. «Lo voglio. Se non quest’anno, il prossimo». Eppure nel paddock le voci che parlano di un suo interesse per tentare una fuga in Moto2 non sono poche. «No, non sto pensando alla Moto2, nel 2016 farò ancora la Moto3». Ma con che team? Le voci parlano di un tentativo di liberarsi dal contratto che lo lega a Fausto Gresini anche il prossimo anno per approdare nella squadra di Emilio Alzamora, cosa che ha fatto innervosir­e parecchio il manager di Faenza: «Enea è secondo in campionato, in questi due anni ho investito parecchio su di lui e mi sembra che questa non sia assolutame­nte una squadra di serie B. Se c’è qualcosa che non va, mi piacerebbe sentirmelo dire». Bastianini, però, nega di voler cambiare aria: «Io non ci ho Enea Bastianini, 17 anni, mostra la pagina della Gazzetta che racconta la sua vittoria a Misano e i festeggiam­enti con l’acconciatu­ra tricolore sul podio

pensato minimament­e, che Fausto creda in me sono il primo a dirlo».

TRIO AZZURRO E allora avanti tutta, guardando a un futuro che il talento che possiede può far diventare roseo. Ma il talento da solo non basta, senza un’adeguata volontà e disciplina: basta vedere come si sta gettando via Jack Miller, in lotta un anno fa per il Mondiale Moto3 e oggi sopportato a fatica per la sua indiscipli­na dalla stessa Hrc che lo ha voluto subi-

to in MotoGP. Un errore che non sembra vogliano imitare i giovani del rinascimen­to motociclis­tico italiano: oltre allo stesso Bastianini, Niccolò Antonelli e Romano Fenati. «Niccolò rispetto allo scorso anno è cresciuto molto, è costante, ha trovato fiducia, è diventato molto completo. L’anno prossimo lotterà per il Mondiale. Come Romano, che ha avuto alti e bassi con la Ktm. Ma ora che la moto è cresciuta, anche lui sarà pericoloso».

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